SOLO 4 MILIONI L’ANNO
BRUCIATI DALLE SLOT…
OSIMO CITTÀ VIRTUOSA
DELLE MARCHE!

SOLO 4 MILIONI L’ANNO BRUCIATI DALLE SLOT… OSIMO CITTÀ VIRTUOSA DELLE MARCHE!

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SOLO 4 MILIONI L’ANNO
BRUCIATI DALLE SLOT…
OSIMO CITTÀ VIRTUOSA
DELLE MARCHE!

Nel 2016 ogni macchinetta ha fruttato allo Stato 1.145 e ai baristi 525 euro al mese.

41.127 euro al giorno. Tutti i giorni del 2016. Con tendenza al rialzo, rispetto al 2015, di 9.280 euro al giorno (+28,9%) quando le puntate si fermavano a 31.847 euro quotidiani.

Questo il fatturato giornaliero, secondo il gruppo Espresso, delle 142 macchinette mangia soldi distribuite legalmente nel territorio di Osimo.

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In totale il gettito cittadino del 2016 ha oltrepassato i 15 milioni di spesa, esattamente 15.011.248 di cui “solo” il 74%, come prevede la normativa in uso sulle slot machine e video lottery, è andato restituito ai giocatori sottoforma di vincita (11.108.323 euro); il resto, quasi 4 milioni di euro per l’anno 2016, esattamente 3.902.925 costituisce la vera vincita, quella del banco.

Dei 3.902.025 euro vinti dalle 142 slot osimane, esattamente la metà, il 50%, finisce nelle casse dello Stato, ovvero 1.951.012,50 euro; un dodicesimo è di pertinenza della concessionaria (162.584,50 euro) mentre noleggiatori e baristi si dividono il restante 1.788.428 euro pari a 894.214 euro ciascuno.

In pratica, ad Osimo, ogni macchinetta – 126 tipo slot e 16 video lottery – ha fruttato ai baristi circa 6.300 l’anno (per l’esattezza 6.297 euro), pari ad un surplus di incasso di 524,75 mensili per ogni slot in attività di servizio.

Dunque, tornando ai dato osimano, ecco dimostrato che per quel qualche raro vincitore capace di sbancare le macchinette infernali, per una sola questione di tentare all’infinito la fortuna, resta sul campo un interessante bottino di quasi 4.000 000 di euro che i dati in aumento di quest’anno avranno certamente superato e migliorato da un pezzo.

Una tassa sulla speranza pagata in genere proprio da chi avrebbe poco da investire (persone con lavori precari o addirittura disoccupati sono i più fedeli scommettitori della fortuna ad ogni costo, tanto, non di rado, da entrare sempre più spesso in una forma di dipendenza dal gioco, disponibili a molte cose pur di rimediare la quantità minima di monetine o banconote da inserire in fessura!

In tanto marasma di esistenze segnate dalla ludopatia, di famiglie spaccate, di comportamenti ogni giorno sempre più ad oltrepassare il limite consentito… altri dati riabilitano in qualche modo Osimo.

La nostra, tra le 11 maggiori delle Marche, è infatti quella dove il problema è minore! Se 4 milioni l’anno lasciati sul campo dagli osimani vi sembrano, come dire, tanti… che dire degli oltre 32 milioni, otto volte tanto, capace di essere bruciato dai civitanovesi?

A Civitanova Marche, tra le città “metropolitane” della Regione, va senza dubbio il record di quanto lasciato in tasca a Stato, concessionari, distributori ed esercenti con una spesa lorda di ben 125 milioni l’anno.

In ordine di spesa figurano, poi, Senigallia e San Benedetto del Tronto sul podio, Ancona, Ascoli Piceno e Fano, Pesao e Jesi, Macerata e Fermo con Osimo 11° e ultima per una chiusura di gruppo, per una volta virtuosa.

Abbiamo infatti provato a depurare, dal reddito pro-capite 2016 di ciascuna città quanto sperperato nelle slot dai suoi abitanti; il risultato porta Osimo con una media di 18.892 euro di reddito residuo al quinto posto in regione, alle spalle delle sole Ancona, Macerata, Jesi e Pesaro, nettamente prima fra città marchigiane non capoluogo, oltre che 18° assoluta tra i Comuni in provincia di Ancona.

Tutto sommato, a ripensarci bene, c’è da andare fieri dei soli 4 milioni l’anno gettati al vento! In fin dei conti se su 674 milioni dichiarati dalla città se ne bruciano 4 alimentando la speranza… il problema potrebbe ancora non sussistere.

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