ULTIMI SEI MESI PER SCIOGLIERE LE DUE INCOGNITE FINALI:
LA CORSA SOLITARIA DELLA LEGA E I VOTI IN FUGA DAI 5 STELLE

ULTIMI SEI MESI PER SCIOGLIERE LE DUE INCOGNITE FINALI: LA CORSA SOLITARIA DELLA LEGA E I VOTI IN FUGA DAI 5 STELLE

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ULTIMI SEI MESI PER SCIOGLIERE LE DUE INCOGNITE FINALI:
LA CORSA SOLITARIA DELLA LEGA E I VOTI IN FUGA DAI 5 STELLE

Dopo 5 anni niente di nuovo; nulla appare in grado di sovvertire il dato elettorale atteso


Su quale percentuale si fermerà il crollo a 5 Stelle?

  • Tra il 15 e il 20% (47%, 110 Votes)
  • Sotto il 25% (20%, 47 Votes)
  • Sotto il 20% (18%, 42 Votes)
  • Non so (15%, 34 Votes)

Total Voters: 233

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La Lega da sola quanto può pesare nel voto osimano?

  • Dal 7 al 12% (40%, 102 Votes)
  • Oltre il 15% (40%, 102 Votes)
  • Dal 12 al 15% (14%, 37 Votes)
  • Non so (6%, 15 Votes)

Total Voters: 256

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Elezioni, meno di sei mesi al termine, come se la passano i due principali candidati al successo? E i cinque sparring-partners?
Al solito siamo partiti dal dato del 4 marzo, lo abbiamo combinato in salsa osimana, sdoppiato secondo le ultime tendenze e ricalcolato tenendo a mente la tradizione che vuole, in caso di voto Amministrativo, la persona contare assai più del partito.
Shakerando il tutto è uscito uno zabaione liscio liscio che pone, nel caso di specie, due soli principali dubbi: 1) a quale percentuale si fermerà il crollo a 5 Stelle?; 2) la Lega da sola quanto può pesare nel voto osimano?
In attesa che anche i lettori possano sbizzarrirsi nella risposta partecipando al sondaggio, abbiamo provato ad abbozzare le risposte.



Partiamo dalla Lega. Il partito di Salvini, prima del 4 marzo, non poteva contare in città neanche sul solito consenso da prefisso telefonico (0.6%) conquistato alle Politiche  del ‘13… di conseguenza il trio storico Magnalardo, Scansani e Falappa, non potendo arrivare al minimo di 24 consensi per formare una propria lista, non è mai stato in grado di pesarsi e capire se, oltre quello 0.6% ci fosse stato o non ci fosse stato… di più.
Sull’onda del successo del 4 marzo, con i leghisti capaci i aumentare di oltre 28 volte il proprio peso specifico – da 126 a 3.540 consensi – la voglia miope di andare da soli e pesarsi con Francesco Catanzariti sembra in grado di prevalere sulla fredda analisi di una vittoria certa, al primo turno, colta in appoggio alle Liste civiche.
Cosa prevarrà nell’elettore osimano di Centro-Destra: il desiderio di vincere subito con Latini (evitando i rischi sempre possibili del ballottaggio) o invece scegliere la bandiera leghista alla quale dedicare testimonianza per altri duri, lunghissimi, 5 anni a contare nulla?
Qui la risposta è semplice. La stragrande maggioranza dell’elettorato leghista, alle politiche formato non a caso per 7/10 abbondanti da votanti delle Liste civiche chiamati ad esprimersi in libertà), torneranno alla casa madre latiniana.
Ok ma quanto possono valere quei 3/10 comunque fedeli a Salvini? La forchetta parla, votando oggi, di valori ricompresi tra un minimo di 1.400 voti (pari al 7%) ad un massimo di 2.400 consensi pari al 12%. Valori che riteniamo entrambi congrui per un voto amministrativo con i presupposti di cui sopra.
E passiamo ai 5 Stelle. Qui, in effetti, si combatte la vera partita del voto osimano. Il candidato a Sindaco che maggiormente riuscirà a fare man bassa, dei quasi 8.000 voti affidati ai grillini il 4 marzo, sarà quello destinato al alzare le braccia sotto il traguardo del 26 maggio.
Al momento, ipotizzando si votasse domani mattina, considerato l’immobilismo che contraddistingue quello che dovrebbe essere il maggior movimento politico osimano, il morso più importante alla mela 5 Stelle dovrebbe darla, al solito, Latini capace di staccare, con un sol morso, circa il 40% dell’intero elettorato pentastellato; un altro “moccigotto” importante, sull’altro verso della mela, dovrebbe riuscire a darlo persino Pugnaloni, titolare di circa il 20% dei consensi rimanenti.
Alla fine ai 5 Stelle degli 8.000 consensi di partenza dovrebbero rimanere in tasca dai 2.400 ai 2.800 voti; e non è detto che l’emorragia possa finire qui. Lo stesso Ginnetti potrebbe ambire ad almeno qualche centinaio di consensi sparsi… e non è detto non riesca.
Ultima incognita residua, non ricompresa nelle nostre previsioni, il voto dei neo 18enni, circa 300 nuove indicazioni rispetto a marzo 2018, non sufficienti a mutare l’attuale quadro.
Stando così le sensazioni quale la classifica attuale a sei mesi dall’arrivo?


 

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