PATASSINI (LEGA) OPERA IL SORPASSO
QUASI 4 PUNTI DI VANTAGGIO SUL PD
FLOP GRILLINA STIMATA AL 26.87%

PATASSINI (LEGA) OPERA IL SORPASSO QUASI 4 PUNTI DI VANTAGGIO SUL PD FLOP GRILLINA STIMATA AL 26.87%

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PATASSINI (LEGA) OPERA IL SORPASSO
QUASI 4 PUNTI DI VANTAGGIO SUL PD
FLOP GRILLINA STIMATA AL 26.87%

Sondaggio per “Repubblica” sul collegio della Camera Macerata-Osimo.

E con l’ufficializzazione di tutti i candidati, sfornati i primi sondaggi, collegio per collegio. Stando al lavoro elaborato per “Repubblica” dall’ordinario di Scienza politica all’univerità di Bologna Salvatore Vassallo, ad un mese esatto dal voto il lasciapassare per Montecitorio sarebbe nelle mani del Centro-Destra, ovvero Tullio PATASSINI con il 33.03% dei consensi e un margine rassicurante di vantaggio di oltre tre punti e mezzo sul cavallo del Centro-Sinistra Flavio CORRADINI posto al 29.50%; solo una deludente terza posizione per Daniela TISI (5 Stelle) ferma al 26.87% dei consensi, ovvero sotto di oltre dieci punti dal dato reale 2013 che nella sola Osimo (seconda città sul territorio per numero di elettori dopo Macerata) vede i grillini partire da oltre il 37% di consensi.

A tutti gli altri partiti minori, compreso Leu con l’osimana Argentina SEVERINI, il resto della torta pari al 10.60% del sondaggio.




Dunque, stando ai numeri statistici elaborati per “Repubblica”, l’effetto-Lega starebbe per produrre un sorprendente effetto-sorpasso facendo lievitare i voti del Centro-Destra dal 23.79% reale del 2013 al 33.03% in fieri del 4 marzo per un saldo di +9.24%.

Grosso modo stabile il Centro-Sinistra il quale, nonostante la scissione di Leu, conferma il dato delle ultime politiche (28.18% nel 2013 in procinto di salire al 29.50% con +1.32% teorico).

Incredibilmente basso, come già segnalato, il risultato accreditato ai 5 Stelle, l’unico con il segno meno rispetto all’ultima tornata elettorale. I grillini sono infatti segnalati su un deludentissimo 26.87%, ovvero -4.18% rispetto a quanto raccolto nelle urne cinque anni fa.

Tullio Patassini, Lega

Possibile? Da parte nostra, vivendo il territorio e l’umore dell’elettorato osimano e marchigiano, il dato scaturito da “Repubblica” appare quantomeno strano dal momento che tutti i segnali giunti finora lascerebbero intendere, se non una crescita del movimento, quanto meno ad un risultato di sicura conferma del voto passato.

Seguiremo con interesse, nelle prossime due settimane (il termine di legge per rendere pubblici i sondaggi scatta a metà febbraio) quale evoluzione del voto proporranno i vari centri di rilevazione, man mano che l’appuntamento con le urne diventerà concreto.

Da segnalare, stando al resto della regione, come le Marche siano date in forte bilico sull’intero territorio regionale, con l’unica eccezione di Ancona, ultima città fedele al Partito democratico.

Dei sei collegi maggioritari per la Camera solo quello del capoluogo è stimato come sicuro e conquistato dal Pd con la riconferma dell’onorevole Lodolini.

Grande incertezza, per il resto, sembra regnare, da Pesaro a San Benedetto del Tronto, con uno scarto, tra vincitore e battuti, sempre inferiore ai 5 punti.

Collegio PESARO: Centro-Sinistra 32.88% Centro-Destra 28.77% 5 Stelle 28.06%.

Collegio FANO: Centro-Sinistra 32.13% Centro-Destra 29.06% 5 Stelle 27.80%.

Collegio ANCONA: Centro-Sinistra 33.46% Centro-Destra 28.14% 5 Stelle 26.65%.

Collegio CIVITANOVA MARCHE: Centro-Destra 33.22% 5 Stelle 28.26% Centro-Sinistra 28.14%.

Collegio SAN BENEDETTO DEL TRONTO: Centro-Destra 32.96% Centro Sinistra 28.70% 5 Stelle 27.46%.

Infine uno sguardo al risultato nazionale. Secondo il sondaggio per “Repubblica”, nei 232 seggi uninomimali complessivamente in palio, 115 andranno con certezza al Centro-Destra, 24 al Centro-Sinistra, soltanto 4 ai 5 Stelle e nulla a Leu. Restano in ballo, decisivi per la completa o meno vittoria berlusconiana (stimata per tutti in 316 deputati a Montecitorio) 88 seggi attualmente in bilico.

Ebbene, stando allo studio, ai quattro partiti coalizzati del Centro-Destra “basterebbe” il disco verde in 57 di questi, per realizzare questa somma: 144 seggi dal sistema proporzionale, 115 dall’uninominale e appunto i 57 degli 87 collegi in bilico per centrare il totale fatidico di 316 capace di assicurare la maggioranza.

Lo studio, al riguardo, indica che in 87 degli 88 territori dove oggi lo scarto tra vittoria e sconfitta è inferiore a cinque punti, il successo berlusconiano è stimato come possibile, esattamente con queste quantità: 45 collegi in bilico Centro-Destra e 5 Stelle, 31 collegi in bilico tra Centro-Destra e Centro-Sinistra, un solo collegio in bilico tra Centro-Sinistra e 5 Stelle ed infine 11 collegi dove tutte le tre forze principali possono prevalere.


 

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