LA MAMMA DI LODOLINI
SEGRETARIA DI CERISCIOLI
GRAZIE A 114.000 EURO
“SOTTRATTI” AI TERREMOTATI!

LA MAMMA DI LODOLINI SEGRETARIA DI CERISCIOLI GRAZIE A 114.000 EURO “SOTTRATTI” AI TERREMOTATI!

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PD senza vergogna e senza più limiti. Arraffano fino all’ultima briciola intrisa sangue

 

LA MAMMA DI LODOLINI
SEGRETARIA DI CERISCIOLI
GRAZIE A 114.000 EURO
“SOTTRATTI” AI TERREMOTATI!

 

Funzionaria di partito da 37 anni, la signora Bonacorsi era disoccupata da oltre due mesi

Alla cara mamma dell’On. Emanuele Lodolini, tale Paola Bonaccorsi, circa 57 anni, una poltrona presso la segreteria di Governatore Ceriscioli! Da martedì 20 giugno e fino a fine legislatura 2020 incaricata per gli interventi post terremoto, ovvero della ricostruzione.

Costo per i contribuenti del gentile pensiero di Ceriscioli? 114.000 euro circa, uno più, un paio meno che differenza fa?

Una vita da mediano, canterebbe Ligabue, iniziata nel 1978 da studentessa al Benincasa di Ancona e il diploma di ragioniera, già mamma di tal Emanuele destinato fin dalla più tenera età a farsi cambiare i pannolini, anzichè in nidi o asili, nelle allora super agguerritissime sezioni PCI di Chiaravalle frequentate da mammà.

Da allora la vita a tre di mamma Paola, del piccolo Emanuele (per gli amici “Formaggino Mio” in quanto copia perfetta della celebre pubblicità) e del PCI anconetano non si sono più distaccate risultando cementate attraverso mille e più incarichi, interni al partito Falce e Martello, svolti al meglio dalla compagna Bonacorsi.

Una dura vita da mediano ma coronata spesso anche di soddisfazioni personali… mentre il piccolo Emanuele, ormai in calzoncini corti, abbracciava alla grande l’idea di quei tanti pomeriggi in sezione, a studiare le differenze tra Berlinguer e l’emergente Craxi, mentre per i suoi amichetti di scuola quei nomi così strani significano solo parolacce lontane da non ripetere a scuola.

Ma torniamo alla mamma. Tanta fedeltà alla causa non poteva risultare a lungo senza premio. E’ del 4 aprile 1980, appena ventenne, il primo stipendio della mamma-ragioniera innamorata del Pci.

Ad assumerla a tempo pieno, si legge in rete dal curriculum pubblico, non poteva che essere una delle numerose succursali sindacali operanti a Sinistra, ovvero la CNA di Ancona dove mamma Lodolini immagazzina le prime esperienze di impiegata per circa sei mesi.

Poi gli unici anni di difficoltà – dal 22 settembre 1980 al 1° agosto 1983 – in cui Paola Bonacorsi, per scelta o perchè costretta, si limita a far da mamma a tanto futuro figlio.

Da qui in avanti, però, la vita da mediano non conoscerà più defaillances, aprendo le porte ad una splendida carriera di partito attraverso qualunque etichetta si fosse trovato ad imbattersi: PCI-PDS-DS o PD, questo o quello per mamma Bonacorsi pari sono.

Eccola come impiegata, per sette anni, fino a luglio 1990, presso l’unione regionale PCI e poi PDS.

Un giorno di disoccupazione e via l’indomani, il 1° agosto 1990, volare verso il primo incarico degno di nota in Regione, responsanbile di segreteria del “consigliere segretario” fino al 25 gennaio 1993, con Emanuele, ormai non così piccolo, sempre chiuso in sezione a Chiaravalle a studiare D’Alema e i nuovi emergenti.

Finalmente ecco la signora Bonacorsi impegnata, per la prima volta, non in un lavoro oscuro alla Oriali ma fantasista alla Roberto Baggio: anche qui un’oretta da disoccuoata e subito un nuovo impiego stavolta come “consulente” di fiducia del gruppo regionale PCI-PDS fino alla data del 23 aprile 1995.

Addirittura due mesi di stop per le nuove elezioni regionali e subito si torna al lavoro, instancabile. Dal 20 giugno 1995 a fine legislatura, maggio 2000, mamma Lodolini è responsabile della segreteria particolare dell’Assessore regionale all’Industria nientemeno che Gian Mario Spacca.

Altra elezione, il tempo per una piccola vacanza, è nuovamente Paola Bonacorsi rimonta in sella per una nuova avventura interna al partito. Dal 24 maggio 2000 al 15 aprile 2005 la mamma di “Formaggino Mio”, per i molti amici, è nominata responsabile della segreteria particolare dell’Assessore regionale alla Sanità Melappioni.

Altra vacanza di un paio di settimane causa elezioni e da 3 maggio 2005 al 27 dicembre 2008 ritroviamo l’ex mediana cantata da Ligabue, responsabile della segreteria particolare dell’Assessore regionale alla Viabilità Carrabs.

Altro stop di 24 ore, piccolo rimpasto di giunta e di nuovo la stacanovista Bonacorsi è al lavoro, dal 28 dicembre 2008 a fine legislatura aprile 2010, quale responsabile della segreteria del nuovo Assessore regionale all’Industria Fabio Badiali.

Altra elezione regionale e altri 15 giorni scarsi di mancanza di lavoro… ma non c’è da preoccuparsi! Da quando il vecchio PCI ha inglobato la vecchia DC – diventando, di volta in volta, PDS, DS e PD – gli elettori piddini marchigiani si sono rivelati essere una piacevole “macchina da guerra elettorale”, a prova di errore.

Che non c’è mai stato. Puntuale come un cronografo svizzero il 5 maggio 2010 e fino alla fine della penultima legislatura Spacca, il 29 aprile 2015, mamma Lodolini – nel frattempo divenuta piacevolmente e chissà come mamma dell’On. Emanuele Lodolini (Pd) – viene inquadrata componente della segreteria del Vice Presidente regionale Anna Casini; finalmente una donna e non sempre il solito uomo da ingraziarsi… ma stavolta, per la prima volta, con un piccolo passo indietro: non più responsabile della segreteria particolare del potente PD di turno ma più semplicemente componente della segreteria.

Poco male perchè al termine degli abituali dieci giorni di disoccupazione forzata causate dal disbrigo delle formalità delle elezioni, nel luglio del 2015 ritroviamo puntualmente la nostra eroina al lavoro seppur con un più generico incarico di addetta al folto gruppo consiliare PD, incarico oltretutto venuto a decadere, chissà perchè visto che non sono intercorse crisi politiche, in data 31 marzo 2017.

Dunque si può tranquillamente affermare che il nuovo incarico del 20 giugno scorso, su chiamata diretta dell’affossatore dell’ospedale di Osimo Ceriscioli, viene a sanare un insopportabile periodo di quasi tre mesi (!), esattamente 71 giorni, durante il quale Anna Bonacorsi, per vivere, ha dovuto per la prima volta chiedere sostegno alle finanze di “Formaggino Mio”, fortunatamente eletto a Roma e per un pò “immune” agli umori del partito regionale.

Gli 114.000 euro da incassare da qui a fine mandato (poi, scommettiamo, pausa di 10 giorni, elezioni e altro incarico regionale in qualche pubblica mangiatoia a targa Partito democratico), non sono che la restituzione di quanto incassato meno, negli ultimi anni, a causa del declassamento di funzioni. Dunque una sorta di rimborso, pratico e morale.

Nulla da scandalizzarsi. Tanto che nessuno in casa Pd non solo si scandalizza… ma neanche viene sfiorato dal problema che qualcuno possa farlo per… loro!

Dunque tutti vissero felici e contenti. A lungo. Per tanti e tanti anni.

“Formaggino Mio” a Roma; mamma Lodolini ad Ancona e i terremotati in attesa della ricostruzione nelle loro baracche… con 114.000 euro in meno da spendere.

P.S. Si specifica che quanto descritto è avvenuto alla luce del sole, nel pieno rispetto delle leggi e con il massimo gradimento dei cittadini marchigiani elettori che mai hanno fatto mancare il proprio di fiducia a sostegno delle varie Amministrazioni succedutesi nell’arco di mezzo secolo alla guida regionale, dal 1970 ad oggi.

Nella fattispecie l’operazione interna della signora Bonacorsi, da un incarico all’altro, è potuta avvenire in forza della legge regionale 130, approvata ad aprile 2017, denominata non a caso “omnibus” in quanto contiene piccole modifiche di varie leggi, diverse tra loro ma spesso accomunate dallo stesso intento diciamo così “marchettaro”… tra tutte le modifiche apportate dalla 130 spicca l’articolo 22 della leggw numero 20 del 2001 che, giusto appunto, consente a Ceriscioli e agli Assessori che dovessero averne necessità, la facoltà di munirsi in ciascuna segreteria particolare di una persona in più.

La cosa risibile, non fosse terribilmente seria per le popolazioni terremotate marchigiane, è che la figura professionale viene inquadrata proprio nell’interesse di queste persone (!) quale segretaria del “vice commissario di Errani alla ricostruzione”, ovvero Governatore Ceriscioli.

Sperando che a consuntivo non risulterà quanto sembra essere chiaro fin d’ora: 114.000 euro sottratti alla ricostruzione, ai terremotati, alla gente che soffre da anni, persone dimenticate e nel silenzio. Colpevoli di non assomigliare alla signora Bonacorsi e di non votare PD abbastanza.

 


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