IN ATTESA DELLA MOZIONE
SULLA SFIDUCIA ALLA ANDREONI
SU LA TESTA CHIEDE
LE PUBBLICHE SCUSE DELLA MAGGIORI

IN ATTESA DELLA MOZIONE SULLA SFIDUCIA ALLA ANDREONI SU LA TESTA CHIEDE LE PUBBLICHE SCUSE DELLA MAGGIORI

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Le Civiche chiedono al Presidente del Consiglio un primo e ultimo sussulto di dignità

 

IN ATTESA DELLA MOZIONE
SULLA SFIDUCIA ALLA ANDREONI
SU LA TESTA CHIEDE
LE PUBBLICHE SCUSE DELLA MAGGIORI

 

Il 15 luglio la verità sull’auspicato pentimento della Consigliera autrice degli insulti

E in attesa della presentazione di un formale atto di sfiducia verso l’atteggiamento “non più sopra le parti” del Presidente del Consiglio comunale Paola Andreoni, i sette consiglieri delle Liste civiche Su la Testa, più direttamente offesi dalla contumelia di gravi epiteti pronunciati dalla collega Renata Maggiori (Pd), chiedono un “assaggio” di formali pubbliche scuse.

Questo il testo sottoscritto da Latini, Bordoni, Scarponi, Araco, Palazzini, Giacchetti e Antonelli e indirizzato al Presidente del Consiglio comunale Paola Andreoni e per conoscenza alla diretta interessata Renata Maggiori.

“Gentili Signore, censuriamo il comportamento tenuto nell’ultimo Consiglio comunale nei nostri confronti, ingiustificabile per un verso; diffamatorio per un altro; del tutto gratuito, per un altro ancora.

Consentire lo sproloquio diffamatorio della Consigliera Maggiori, nel contesto di un punto all’ordine del giorno niente affatto attinente, è del tutto ingiustificato, tanto più da un Presidente del Consiglio che richiama puntualmente solo i consiglieri delle Liste civiche ad attenersi nei loro interventi all’argomento all’ordine del giorno: è la prova di una parzialità tanto più lontana dal ruolo di arbitro dei lavori del Consiglio comunale, quanto più miccia esplosiva di contrasti politici e personali che è l’opposto di ciò che dovrebbe fare chi dovrebbe garantire tutti nell’espletamento del loro mandato e soprattutto nella dignità delle funzioni rivestite.

Diffamarci come “pezzenti” come ha fatto la Consigliera Maggiori solo perchè siamo stati presenti in Consiglio comunale e non abbiamo posticipato l’avvio dei lavori, come anche richiesto ufficiosamente nella mattinata di lunedì 26 giugno da qualche amico della stessa consigliera Maggiori, è oltre che un reato, un evidente travisamento dei fatti perchè la competenza non è certo dei consiglieri di opposizione, oltre ad un tentativo maldestro di buttare la colpa su chi ha solo svolto le proprie funzioni di Consigliere comunale, nonchè il traboccamento esterno di un evidente stato d’animo di emozioni e di odio a cui

rispondiamo con il ricordare che abbiamo conferito nel 2002 la Civica benemerenza a Guido Maggiori, padre della predetta consigliera, a dimostrazione che da noi tali sentimenti non albergano, anche nei confronti di chi la Storia ha dichiarato come sconfitti.

In relazione a quanto sopra, chiediamo al Presidente del Consiglio comunale di smetterLa nel continuare a discriminare Consiglieri comunali rispetto ad altri che appartengono al suo raggruppamento politico; e alla Consigliera Maggiori – chiude il documento dei 7 Consiglieri civici – di chiedere scusa in Consiglio comunale di quanto detto nei nostri confronti.

Con i migliori saluti”.

VICENDA MIGLIOZZI,
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