ASTEA IGIENE DONA AI PROPRI DIPENDENTI
UN CENTINAIO DI VECCHI TELEFONINI!

ASTEA IGIENE DONA AI PROPRI DIPENDENTI UN CENTINAIO DI VECCHI TELEFONINI!

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Obiettivo della dirigenza: comunicare liberamente senza l’ossessione di farsi registrare

Quasi un centinaio di telefonini acquistati in stock da Astea, settore Igiene urbana (quello per intenderci capeggiato ancora per un anno da Gianky Mengoni) e pronti per essere regalati ad altrettanti dipendenti!

Non essendo ancora Natale abbiamo pensato bene di comprendere meglio l’insolita notizia (visto mai ne avanzassero?) andando a sentire direttamente dai beneficiari la realtà dell’insolito e inaspettato omaggio.

Il quadro che ne scaturisce, ahimè, perde però qualsiasi contorno natalizio per addentrarsi in una realtà fatta di maggiori controlli e minore privacy, obiettivi finalizzati soprattutto ad ottenere, da parte della dirigenza, un sostanziale via libera ad una serie di richieste in campo lavorativo non sempre ortodosse.

Detta fuori dai denti il pericolo paventato da più di un beneficiario è quello di essere fortemente sospettato da Astea di registrare, sul proprio smart-phone, qualsiasi telefonata di lavoro. Anche quelle, non rarissime, in cui si impartiscono ordini non sempre legittimi rispetto al rapporto di lavoro, per tacere di “vessazioni” vere e proprie a cui, diversi lavoratori alle dipendenze ancora per un anno del tuttofare Gianky Mengoni, ritenuti da questi scarsamente o non più affidabili, sarebbero sottoposti.

Tutte ramanzine o richieste telefoniche al limite (vedi quanto accaduto pochi anni fa in una azienda osimana) destinate a rimanere, per il bene di tutti, confinate in camera caritatis.

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Da qui l’idea di far trovare, in questi giorni, nell’armadietto di ciascun beneficiario un bel carica batteria e un un cellulare ante litteram, ovvero utilizzabile solo alla vecchia maniera: fare o ricevere telefonate. In questo caso con selezione unica: esclusivamente a capo Mengoni.

In questo modo Astea otterrebbe l’obiettivo di comunicare con il proprio personale senza correre rischi collaterali di vedersi registrare conversazioni che, data la quotidianità del rapporto con i lavoratori, potrebbero a volte risultare imbarazzanti. Specie se riascoltate da terzi.


 

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