“-391.500 EURO PER IL GIRO D’ITALIA
+550.000 PER CEDERE IL CINEMA CONCERTO
BRUCIATO IN UN’ORA UN BENE PUBBLICO?”

“-391.500 EURO PER IL GIRO D’ITALIA +550.000 PER CEDERE IL CINEMA CONCERTO BRUCIATO IN UN’ORA UN BENE PUBBLICO?”

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“-391.500 EURO PER IL GIRO D’ITALIA
+550.000 PER CEDERE IL CINEMA CONCERTO
BRUCIATO IN UN’ORA UN BENE PUBBLICO”

Gallo Perozzi evita l’autocritica e attacca Pugnaloni, già sostenuto con Popolari per Osimo

Tempo di Giro d’Italia e stura ufficiale alle polemiche da tastiera che tanto sembrano appassionare gli utenti tutti.

Sulla solita pagina FB della Mariani la consigliera sembra aver ultimato gli ultimi conteggi e determinato in 391.500 euro, circa 27 euro medi a famiglia, il costo di riportare la carovana rosa al traguardo di piazza del Comune.

Mariani pronto per il… Giro di’Italia

Una decisione, quella di Pugnaloni, di puntare sul Giro d’Italia sperando in qualche voto in più tra un anno, purtroppo tanto populista quanto impopolare, visti i tempi che corrono.

Nessuno, anche tra chi non ama particolarmente questo sport, sembra essere contrario alla decisione dell’Amministrazione di investire in pubblicità, sperando in un ritorno di immagine per Osimo; purtroppo per Pugnaloni anche nessun osimano, causa mancanza cronica della torta, vive l’avvenimento come la classica ciliegina.

Una “ciliegina” da 391.500 euro (100.000, specifica la Mariani, a carico diretto del Comune, 91,500 dalla Asso e quindi dal Comune e ulteriori 200.000 da Astea e quindi di nuovo dal Comune) cifra su cui gli osimani stanno già facendo confronti su cosa sarebbe stato possibile ottenere spendendo la somma altrimenti.

I patiti del cinema e del cinema Concerto in particolare, osservando come l’operazione cessione degli spazi ai vicini frati minori conventuali, abbia portato nelle casse comunali circa 550.000 euro, osservano come, vista la vicinanza delle cifre, l’Amministrazione abbia potuto preferire bruciare in un’ora di diretta televisiva quasi l’intero introito assicurato dalla vendita dell’ormai ex Concerto!

Un interrogativo legittimo e su cui, magari, a Giro passato, sarà bene tornare per fare chiarezza in termini di priorità, scelte più appropriate, obiettivi da rincorrere in tema di interessi legittimi o solo aleatori della città.

Ciò che invece non apprezziamo (e purtroppo non è la prima osservazione che eleviamo al dimentico Conte Pier Stefano Gallo Perozzi) è il continuare ad inseguire colpe altrui senza mai dichiararsi padri in proprio del dissesto lamentato!

Mai una autocritica. Mai un silenzio in più. Mai delle scuse alla città.

Onestà vuole che un candidato nel 2014 con “Popolari per Osimo”, lista che ha sostenuto con convinzione Simone Pugnaloni nuovo Sindaco, in seguito effettivamente risultato eletto grazie ai 32 voti decisivi portati alla causa dal Conte dimentico, non possa bellamente uscirsene in pubblico con osservazioni anti Pugnaloni!

Diversamente proprio quei 32 cittadini, decisivi per far vincere il Centro-Sinistra ma oggi rinnegati proprio da chi aveva loro chiesto il voto, non saprebbero più a quale Santo votarsi in futuro.

Quando hanno sbagliato? Concedendo limitata fiducia in numero di 32 a Gallo Perozzi o a dargliene anche troppa? E soprattutto: perchè Gallo Perozzi esponente politico non recita mai il mea culpa, dovute agli osimani e alla città, per aver permesso con la propria mancata lungimiranza politica il miracolo di eleggere Primo cittadino un candidato di Centro-Sinistra in una città da sempre di Centro-Destra quale Osimo?

Per farla breve ecco la considerazione anti Giro d’Italia del mancato consigliere comunale Popolari per Osimo del Conte Pier Stefano Gallo Perozzi.

“391.000 euro per una garetta in bici e 550.000 euro per alienare una proprietà comune. Vorrei chiedere agli osimani se preferivano una garetta in meno ed un locale in più o viceversa. Non mi sembra un modo oculato di amministrare i beni comuni”.

A rispondere al quesito prova Dino Latini, candidato Sindaco 2014 e 2019 con le liste

civiche.

“A esprimere dissenso ora troviamo tutte – o quasi – persone che al tempo si sono già strappate le vesti per incoronare la Sinistra al potere, in Osimo e nel 2014, oltre che inneggiare il suo candidato Simone Pugnaloni come il migliore possibile.

Nessuno che senta, rispetto a quella decisione, alcuna responsabilità per esserne stato corresponsabile, pur nel legittimo diritto di fare politica e dare un giudizio per quello che succede ora.

Non solo. Ho la sensazione che si fa certezza che a distanza di cinque anni dai quei  giorni la politica osimana corra nuovamente per la costruzione di qualcosa di molto simile al 2014, salvo poi versare altre lacrime. Tanto a subire il tutto rimarranno pur sempre gli osimani!”.


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