ZTL PORTORECANATI, MOZZICAFREDDO IMPUGNA SENTENZE
LA GIUNTA DELIBERA DI RESISTERE ANCHE IN TRIBUNALE!

ZTL PORTORECANATI, MOZZICAFREDDO IMPUGNA SENTENZE LA GIUNTA DELIBERA DI RESISTERE ANCHE IN TRIBUNALE!

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Incardinati centinaia di processi civili contro i provvedimenti dei giudici di Pace di Macerata


PORTORECANATI, ZTL: 417 TURISTI MULTATI AL GIORNO. (in sole 3 ore di esercizio serale) Ritenete normale il risultato ottenuto o c’è qualcosa che non va?

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ALLA LUCE DEI RISULTATI

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LA PROSSIMA ESTATE LEI PENSA DI ANDARE IN VACANZA A PORTORECANATI?

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ZTL contestata di Porto Recanati, la palla passa dai Giudici di Pace al Tribunale civile.
Questa la confermata decisione dell’Amministrazione Mozzicafreddo che nella seduta di Giunta di lunedì scorso ha deciso di impugnare tutte le sentenze emesse da Natale ad oggi dai vari giudici di Pace maceratesi; tutte in quanto tutte avverse all’Ente verbalizzante.



In attesa che i Giudici di Pace di Macerata si pronuncino almeno una volta a favore della procedura adottata dal Comandante della Polizia locale Sirio Vignoni, Mozzicafreddo non resta a guardare.


 

 


Si tratta di un atto annunciato, che non coglie di sorpresa quanti tra i 25.794 multati di luglio e agosto 2018, tra cui quasi 2.000 incolpevoli turisti osimani (tra pendolari, in affitto o titolari di abitazione), ebbero la sfortuna di incappare, alla media di circa 500 al giorno (!), nell’inflessibili macchinette stampa-soldi volute, difese e riconfermate dall’Amministrazione in carica.



Al momento, in mancanza di un dato preciso non semplice da reperire, non è possibile quantificare esattamente, se non a spanne, il numero delle sentenze emesse dai vari giudici del pool di Pace maceratese, indicando comunque in circa 300 i pronunciamenti emessi, tutti favorevoli ai cittadini ricorrenti. Sia singolarmente che attraverso le varie associazioni anti ZTL sorte sul territorio.
Unica variante di queste sentenze? La compensazione delle spese di giudizio che alcuni giudici hanno giustamente accollato per intero al Comune (in quanto attore perdente della causa di merito), mentre altri giudici di Pace, curiosamente ma non troppo visto che la vicenda avviene in Italia, hanno sentenziato di pareggiare i costi tra le parti.
In questo modo il cittadino tartassato che riteneva di nulla dovere al Comune di Porto Recanati (circa gli 80 euro pretesi senza ragione per una multa riconosciuta come inesistente) si è ritrovato a sommare le spese di iscrizione a ruolo (contro l’ingiusta multa) anche le spese di un giudizio che lo riconosciuto nel giusto… salvo pagare non il Comune di Porto Recanati ma lo Stato Italiano!


Sirio VIGNONI, fidardense, Comandfante Polizia Municipale di Porto Recanati

Ricordiamo come la compensazione delle spese tra le parti, per quanti fortunatamente non hanno mai avuto occasione di passare per questa bizzarria del legislatore, è stata ideata a bella posta dallo Stato proprio per scoraggiare il ricorso ai giudici di Pace e quindi il fenomeno – Porto Recanati ne è chiaro esempio – di una serie di sentenze che manderebbero in crisi la parte pubblica. Alla faccia, tocca dirlo, del diritto.
In questo modo, ripartendo le spese processuali tra vinti e vincitori, viene a cadere il motivo economico del cittadino a ricorrere, l’Italia si conferma Nazione con diritti tutelati solo sulla carta ma lo Stato, in compenso, dorme sonni tranquilli.
Se tra pagare una multa di 100 euro e non pagarla grazie al successo avanti al giudice di Pace (ma pagando grosso modo la stessa cifra tra iscrizione a ruolo e spese di giudizio) a vincere sarà la sola soddisfazione ma non la tasca… ecco che i conti pubblici tornano.
Anzi, probabilmente, considerato lo sconto del 30% conciliando l’infrazione nei cinque giorni, meritata o inventata non fa differenza, pagare sarà addirittura conveniente!
Pagare e dimenticare l’episodio, questa una delle prassi possibili nelle more della vicenda Ztl di Porto Recanati, specialmente se occasionali turisti.
In vista della prossima estate e della promessa riaccensione dei tre varchi, i circa 25.000 multati possono provare ad organizzarsi nell’unico modo lecito, ovvero evitare qualsiasi rischio di interpretazione delle regole locali e godersi le sacrosante ferie da Porto Potenza Picena in giù per quanti provengono da Sud e da Numana in su per quanti arrivano da nord.
In questo modo ciascun turista sarà certo di non regalare soldi al Comune di Porto Recanati o – a scelta – allo stato Italiano attraverso il costo delle proprie istituzioni e di godersi in sani gelati in più i circa 100 euro in più necessari per metter piedi, una sola volta, a Porto Recanati.



200 euro per due volte, 300 euro circa per tre, fino ai record di 10, 20, 30 multe o più, pari a 1.000, 2.000, 3.000 euro o più rimediati da pagare, la scorsa pazza estate, da singoli utenti. Senza contare il costo di un eventuale avvocato.
Tornando invece al Sindaco Mozzicafreddo e al provvedimento di impugnazione evocato dalla Giunta, occorre sottolineare che essendo “vecchie” dei primi giorni dell’anno le prime sentenze… attorno giugno – il cosiddetto termine lungo – inizierebbero a scadere i termini di legge per presentare appello.
In assenza di notifica alla parte perdente, prassi a cui i vincitori non ricorrono quasi mai per semplici vicende di multe, scatta un periodo di sei mesi per impugnare la sentenza, periodo da calcolarsi a partire dalla data di deposito in cancelleria.
Essendosi la Giunta Mozzicafreddo mossa ragionevolmente in tempo utile per evitare qualsiasi scadenza dei termini, è già sicuro che tutte le sentenze verranno impugnate e ridiscusse in Tribunale. Comprese le molte ancora in attesa di primo esame davanti ai giudici di Pace.
Se ne riparlerà, per questo secondo round giudiziario sulla ZTL, attorno inizio 2021 con processi civili che ingolferanno il Tribunale per tutto il 2021 stesso e 2022, data coincidente con il rinnovo dell’Amministrazione Mozzicafreddo.
Solo allora, probabilmente, quanti riusciranno ad arrivare sani e salvi dinanzi ad un giudici, potranno cantar vittoria. Forse.
Forse in quanto allora le motivazioni politiche, le sole capaci di far ragionare un amministratore pro tempore, potrebbero tornare a giocare un ruolo di opportunità: ripagare i cittadini del voto espresso con beffarde multe o provare a chiedere agli elettori il solo voto?


 

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