COMMENTI DA FACEBOOK DEL 22 GIUGNO
EPISODIO ZINGARO 1 CONTRO PENSILINA 0

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Marcello MARTEDI: il solito penoso articolo di Pangrazi… ma quando ci pubblicherai una di quelle riviste per adulti di cui ti vanti tanto di essere editore?

Barbara VIRGINI a Marcello MARTEDI’: mi sei tanto simpatico ma questo stronzo non va difeso! Tra l’altro non è una notizia finta perché è successo davanti casa mia.

Gianluca CASTRICO: Martedì è il protettore dei bisognosi.

Marcello MARTEDI’ a VIRGINI: non lo difendo. Io ho solo chiesto se a quell’ora la corriera si doveva fermare. Del resto non metto niente in discussione.

Sara CARNEVALI: ma se anche doveva fermarsi e non l’ha fatto, chi è per arrogarsi il diritto di distruggere una pensilina? Se non ha i soldi… ai lavori forzati. Qui c’è poco da difende!

Marcello MARTEDI’ a CARNEVALI: non è giustificabile, ma nel caso che l’autista abbia deliberatamente saltato la fermata sarebbe in torto anche lui… tutto qui.

Daniele CASTRICO: A fatto bene ha non fermarsi, perché tanto il biglietto non lo pagava di sicuro.

Cristina FAGIANI: Una persona molto educata e civile.

Michele AGOSTINELLI a MARTEDI’: Ok, ma cerchi d alleggerire le sue colpe scaricandole un pò sull’autista…. e indifendibile anche se quello avesse fatto apposta.

Marcello MARTEDI’ ad AGOSTINELLI: michele a ciascuno le sue colpe… se e sottolineo se l’autista si doveva fermare e non l’ha fatto, ha sbagliato si o no. secondo te?

Michele AGOSTINELLI: Non possiamo mettere nello stesso piatto della bilancia i due comportamenti… Visto la reazione dello zenghero ha fatto bene… preciso che anche se era nostrano avrei detto la stessa cosa.

Barbara VIRGINI: Ho verificato, non ci sono fermate a quell’ora.


A proposito di Rom e di censimento delle varie etnie zingare, sentite questa a caso, capitata mercoledì sera prima di cena, al “centro” di Osimo Stazione, giusto all’altezza della pensilina per l’attesa degli autobus.

Una bravata gratuita che un tempo non lontano, quando gli autobus arrivano in orario, non si sarebbe potuta sanare con un semplice obbligo di firma in caserma, per i prossimi tre mesi (fino al 20 settembre) quando verrà celebrato il processo.

Tutto è successo davanti agli occhi, increduli, dei Carabinieri di Castelfidardo, in servizio perlustrativo lungo la Statale 16.

I militari hanno potuto osservare, prima di intervenire e bloccarlo, la furia in azione di S.J.C., zingaro rumeno appartenente all’etnia Rom, già pregiudicato, 34 anni, residente in provincia di Palermo ma di fatto domiciliato ad Osimo, celibe ed operaio.

Il cartello stradale usato come un’arma per distruggere la pensilina

L’uomo, in preda ad un grave stato di agitazione del tutto immotivato, aveva appena sradicato dall’asfalto un povero segnale stradale – tecnicamente denominato “progressiva ettometrica”, ovvero quei funghetti che ogni 100 metri indicano agli automobilisti la posizione esatta – e con la mano armata dal cartello aveva iniziato ad infrangere tutti i cristalli della pensilina, fino a mandare in frantumi anche l’ultimo!

Motivo di tanta rabbia? L’autobus di linea che stava aspettando (direzione Osimo-Ancona)non si era – a suo dire – fermato!

Da qui lo sfogo contro la struttura, praticamente distrutta tranne la panchina e gli assi in ferro di appoggio; si è salvata dall’aggressione la sola copertura anti pioggia probabilmente perchè non particolarmente a portata di mano, per quanto “armata” di segnale stradale!

Come è finita? E’ finita grazie al tempestivo sopraggiungere della pattuglia che, in qualche modo, sono riusciti prima a far ragionare e poi ammanettare lo zingaro; dopo di che, concordato l’arresto con il giudice per le indagini preliminari di turno Mariangela Farneti, la Procura ha contemporaneamente emesso ordinanza di custodia cautelare presso il domicilio di Osimo di S.J.C.

Ieri mattina, infine, durante l’udienza di convalida dell’arresto, la richiesta dei termini a difesa da parte dell’avvocato d’ufficio, difensore del rumeno.

Lo zingaro è stato pertanto scarcerato dopo appena 16 ore dai fatti (purtroppo la durata non costituisce record italiano di permanenza minima in cella, essendo detenuto saldamente, il record non la persona, da uno spacciatore nostrano con un inattaccabile 12 ore e 18 minuti di carcere virtuale!); in attesa della nuova udienza, rinviata al 20 settembre, per il distruttore della pensilina – a giudizio per danneggiamento aggravato – solo il semplice obbligo di comunicare la propria presenza in zona apponendo la propria firma giornaliera in caserma.


IL DIALOGO ISTITUZIONALE IN SENO AL PD
REGALA AD OSIMO LO STOP AL PRONTO SOCCORSO!
“QUALE BIGLIETTO? I TUNISINI NON PAGANO...”
DISARMANTE REPLICA DI UN EXTRACOMUNITARIO
ESPULSO DA 7 MESI MA CON CASA E LAVORO A PASSATEMPO

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