IL VOTO DEL 4 MARZO
LIBERI L’ITALIA
DAI SALVATORI DI PROFESSIONE

IL VOTO DEL 4 MARZO LIBERI L’ITALIA DAI SALVATORI DI PROFESSIONE

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IL VOTO DEL 4 MARZO
LIBERI L’ITALIA
DAI SALVATORI DI PROFESSIONE

Chiosa finale. Come ben dimostra la notizia, il problema non consiste tanto nell’indignarsi, più o meno, se il profugo avente diritto a restare nel nostro Paese viene accolto in stamberghe o piuttosto in hotel a più stelle, quanto prendere atto del totale e incontrollabile delirio che pervade, da sempre, la gestione del traffico migratorio in Italia.

Se non fosse troppo chiaro il cuore del problema, per assurdo che possa sembrare, non è il clandestino che a fatica giunge in Italia… quanto la gestione del business legato a doppio filo al fenomeno.

Chi arriva nel nostro Paese – come insegnano Acsim, Gus e Perigeo coinvolte nell’inchiesta “Ricchi e poveri” della Guardia di Finanza di Macerata – non è più visto da queste organizzazioni, nonostante tante parole e bei intenti spesi, come una persona da salvare favorendo il suo inserimento nella società Occidentale, ma piuttosto si privilegia l’aspetto economico, ovvero l’enorme affare da non farsi sfuggire.

Una giungla di false onlus, associazioni no profit e comunità di ogni genere e tipo che fanno a gara per accaparrarsi il nuovo oro 2.0: i 38 euro al giorno garantiti a ciascun asilante.

È tempo, grazie al voto, di salvare l’Italia dai salvatori di professione!

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