A RUBARE CON LA MOTRICE DI PROPRIETÀ!
ARRESTATI PER IL FURTO DI UN RIMORCHIO

A RUBARE CON LA MOTRICE DI PROPRIETÀ! ARRESTATI PER IL FURTO DI UN RIMORCHIO

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A RUBARE CON LA MOTRICE DI PROPRIETÀ!
ARRESTATI PER IL FURTO DI UN RIMORCHIO

Due foggiani in manette. Sospettati dai Carabinieri di avere tentato almeno altri 2 colpi

Pregiudicati, decidono di tornare al “lavoro” mettendosi alla guida di una motrice di proprietà, più volte risultata rubata e ritrovata.
Circostanze estremamente strane e particolari che sabato notte hanno messo sull’alto la i Carabinieri della Compagnia di Osimo.
Del resto il fine settimana, non solo ma in particolare, da tempo è stato eletto dai militari guidati dal Maggiore Raffaele Conforti, coadiuvato dal comandante del nucleo operativo Luciano Almiento, quale personale terreno di caccia ai danni di mille furfanti, piccoli e grandi, stanziali o in trasferta.
Stavolta nella puntuale rete tesa nel week-end sono finiti altri due foggiani, ovvero rappresentanti della provincia più arrestata dai Carabinieri di Osimo, che avevano pensato male di portarsi in trasferta, diretti al porto di Ancona, utilizzando un mezzo con su scritto le proprie generalità!
In realtà l’appuntamento con le manette era già scritto da almeno un mese nel destino nei due foggiani di provincia – uno di 35 e l’altro di 61 anni – ovvero da quando i due attirato su di se i sospetti su un furto andato a male, tentato a dicembre ai danni dell’Expert all’Aspio di Osimo.
I due malviventi, stavolta in combutta con un autentico commando criminale di 8-9 persone, sono sospettati anche di essere tra gli autori, la notte dell’8 gennaio scorso, del colpo ai danni del magazzino spedizioni Arco ad Osimo Stazione, colpo messo a segno con la stessa tecnica fallita ai danni dell’Expert, ovvero un foro attraverso un muro di un capannone limitrofo: bottino di circa 20.000 euro in cosmetici e profumi.
Insomma al terzo tentativo i Carabinieri hanno compreso che, venendo in trasferta negli apparentemente tranquilli e certamente ricchi territori di Ancona sud, i pugliesi andavano attesi e intercettati all’andata, nei principali caselli autostradali dell’Osimano, vale a dire Loreto, Osimo e Ancona nord.

Puntuali come delinquenti di terza categoria (la ripetitività del modus operandi non è indice di grossa intelligenza) i foggiani si sono così presentati alle 22 in punto di sabato all’uscita del casello di Ancona Nord.
Alla guida di una motrice bianca, modello Scania, con a bordo i due “sconosciuti”, ovvero personaggi dal lungo e articolato curriculum, quasi sempre terminato con il click delle manette ai polsi.
Preso atto delle generalità dei due foggiani, i Carabinieri si sono apprestati a risolvere, a colpo sicuro, quello che per la coppia sarebbe stato, almeno, il terzo colpo in un mese.
Lasciata andare la motrice e fatto concentrare su Ancona auto da mezza provincia, Conforti e il luogotenente Almiento hanno pedinato a distanza il mezzo fino a giungere, mezz’ora dopo, nell’area carico e scarico merci del porto di Ancona.
A questo, come in una sorta di “supermarket”, i due foggiani – tutt’altro messi sul chi va la dal controllo appena subito al casello – hanno apparentemente scelto, tra tanti in sosta nell’area portuale, il rimorchio ritenuto più adatto alla motrice; in realtà un basista dovrebbe aver indicato loro il traino più interessante da agganciare: detto e fatto.
Scesi dalla motrice i due farabutti, mostrando un futuro possibile come autisti, hanno agganciato in un attimo un mezzo appartenente alla ditta “Karassulis Italia”, con sede a Piacenza, carico di vasi di espansione per pompe idrauliche e del valore approssimativo di circa 50.000 euro.
Furto avvenuto prima di mezzanotte, proprio davanti agli occhi dei Carabinieri in borghese che speravano di chiudere il cerchio senza inseguimenti.
In realtà la mossa di scegliere la preda, agganciarla alla motrice e dileguarsi è stata abbastanza repentina da costringere i militari a mettersi in fila indiana in un “inseguimento” al mezzo in fuga.
Fuga che, non è chiaro al momento, ha preso la strada del Nord anzichè del ritorno a Foggia. I due fessacchiotti, dimostrando veramente di essere personaggi di mezza tacca, sono tornati giusto sul luogo dove, un’ora prima, erano già stati fermati dagli uomini in trasferta di Conforti, con ciò violando la regola uno che impone di non tornare sul luogo del “delitto”.
Incuranti di quanto stava per accadere i foggiani si sono così ripresentati ad Ancona Nord dove i Carabinieri hanno imposto loro l’inevitabile game over.
Mentre l’autista si sporgeva dal finestrino per ritirare il biglietto autostradale, una decina di uomini hanno spianato mitra e pistole contro i poveri ladri invitandoli ad uscire dall’abitacolo con le mani bene alzate e di avvicinarsi lentamente alle auto materializzatesi in attesa; sia per il più giovane alla guida per il più esperto secondo autista sono scattate gli ennesimi braccialetti per il reato di furto aggravato in concorso.
D.M., coniugato, nato non a caso a Cerignola, una delle località più a rischio dell’intera Penisola, 35 anni fa, disoccupato e soprattutto pluri pregiudicato per reati specifici, fino all’8 settembre scorso è stato sottoposto all’obbligo di firma presso la stazione carabinieri di Orta Nuova; obbligo che nulla ha potuto di fronte ai raid mordi e fuggi che lo hanno comunque visto protagonista nell’Anconetano.D.L., pure sposato, nato e residente a Foggia, 61 anni, titolare di pagine di precedenti, l’ultimo dei quali datato 5 giugno 2015, quando venne arrestato dagli agenti del Commissariato di Cerignola per vicende analoghe e sottoposto per oltre quattro mesi al regime degli arresti domiciliari.
Concordato per entrambi l’arresto, sottoscritto da parte del Pubblico ministero Ruggiero Di Cuonzo e ordinata la detenzione per il week-end presso le camere di sicurezza della Compagnia di via Saffi, i due foggiani sono comparsi questa mattina a Palazzo di Giustizia, ad Ancona dove la difesa, una volta incassati l’inevitabile convalida dello stato di fermo, ha chiesto un minimo di termini per sostenere il processo.
Richiesta accolta con conseguente rinvio all’udienza del 1° marzo 2018, data che dovrà essere attesa dal duo tratto in arresto presso gli arresti domiciliari delle rispettive abitazioni.
Altresi, come è inevitabile per quanti scelgono male il nostro territorio per le proprie attività micro criminali, i foggiani sono stati fatti oggetto di proposta di allontanamento da Osimo e dall’intera provincia per i prossimi tre anni.

 

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