TROPPO SBALLO, CONFONDE LA NOTTE CON IL GIORNO!
LUCA, 21 ANNI, SI TUFFA IN MARE E AFFOGA A IBIZA

TROPPO SBALLO, CONFONDE LA NOTTE CON IL GIORNO! LUCA, 21 ANNI, SI TUFFA IN MARE E AFFOGA A IBIZA

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Luca Pezzolesi (San Biagio) si getta dalla scogliera dopo un eccesso di alcol

Se vogliamo troppe tapas, troppi aperitivi. Di sicuro e soprattutto, troppo sballo. 

Un rimescolio di emozioni e alcol troppo forte da reggere, fatto di birre ghiacciate e fresche iniezioni di sangria, passando infine per chissà quale porcheria legalizzata, nel mondo del tutto è possibile di Ibiza.

a sangria, per reggere – anche con un fisico forte di un ragazzo di 21 anni – il desiderio improvviso di un tuffo in mare.

Luca Pezzolesi, osimano di San Biagio, è morto così, affogato in circa 5 metri di acqua, di fronte alla spiaggia di Cala Comte, sud-ovest dell’isola di Ibiza, in Spagna.

Il “DIARIO de IBIZA” ha dato per primo l’informazione della tragedia. Per la stampa spagnola si è gettato in mare da ubriaco

Un mondo alla rovescia, capace di ribaltare anche il concetto elementare di notte e giorno, con Luca ubriaco urlare all’amico Andrea di buttarsi con lui, insieme, in acqua!

Prima, per gran parte della serata di sabato 28 settembre, nei locali sulla costa sud-ovest di Ibiza, si erano consumati i preparativi dell’ennesima tragedia annunciata, come in fotocopia, che troppo spesso sull’isola coinvolgono e segnano per sempre la vita di giovani e giovanissimi europei.

Episodi al limite della pazzia talmente diffusi che ormai non indignano più gli spagnoli dell’arcipelago; racconti che quasi non fanno più neanche la fatica di diventare notizia.

Luca PEZZOLESI in uno scatto di qualche anno fa quando militava nel CONERO DRIBBLING di OSIMO STAZIONE

Senza saperlo, Luca era li per questo. Di certo ultra sicuro di evitarlo. Come tutti i giovani che sentono di essere invincibili, persuasi di non essere mai i prossimi destinatari della sorte.

Tutto come? Forgiare i 21 anni con la prima notte a tutto sballo internazionale, nel tempio dove molto, quasi tutto, è possibile.

La scogliera S’Illa des Bosc dove il giovane osimano si è gettato in acqua

Questo, in definitiva, il contesto degli ultimi istanti di vita di Luca Pezzolesi prima di litigare col compagno di viaggio con cui, due giorni prima, era partito da Osimo per un week-end da ricordare… prima di avventurarsi sulla scogliera e sparire, doppiamente inghiottito: dal buio e dal mare! 

Luca Pezzolesi, osimano di San Biagio, è morto così, in piena notte, senza neanche immaginare, se non troppo tardi, di aver preso a schiaffi la propria vita.

Urlando contro quell’amico che lo invitava a tornare indietro, a non fare scherzi.

L’ostello MARI di SANT’ANTONIO di PORTMANY dove i due osimani hanno alloggiato

Tutto inutile. Senza sospettare alcuna conseguenza, Luca compiuti pochi passi sulla scogliera ad istmo che si allunga sul mare di Cala Comte, si è gettato in acqua nella notte, come se la luna fosse il sole… affogando praticamente in un attimo, inghiottito in circa 5 metri di acqua.

Stando alle notizie raccolte dalla stampa iberica e dal racconto a caldo fatto dall’amico e testimone Andrea Giovagnoli, ricostruzione giudicata attendibile da fonti di Polizia italiana, è accertato che Luca si è gettato nel mare placido nella notte tra sabato e domenica, ubriaco al punto da non distinguere la notte dal giorno, la vita dalla morte.

Non c’è stato verso per l’amico di fermarlo. Giovagnoli ha anche provato ad alzare la voce e imporre il proprio punto di vista, più sobrio, senza però ottenere nulla… anzi sfiorando il litigio con Luca.

Come parlare al vento. Stanco di sentirsi urlare contro e di tornare indietro, Luca ha allungato il passo fino a sparire dalla vista del compagno di viaggio.

Da quel momento, l’ora è rimasta imprecisata, nessuno ha più visto vivo Luca. Andrea giunto sul posto qualche istante dopo, non vedendolo nuotare, ha subito intuito la tragedia appena compiuta.

Nella cartina di IBIZA, il punto rosso indica l’ostello MARI, mentre il punto di arrivo è CALA COMTE, la località della tragedia, distante circa 15 km dall’hotel

Troppi gli handicap da superare, tutti insieme, per un ragazzo improvvisamente in grave difficoltà. E nessuno a cui poter chiedere aiuto nell’immediato calandosi in acqua.

Col trascorrere dei minuti si è così manifestata l’assurdità di una tragedia a cui solo col sorgere del sole e l’avvio delle ricerche in mare da parte della polizia iberica, si è iniziato a credere.

Dalla propria pagina FACEBOOK, una bella immagine di Luca PEZZOLESI, 21 anni

Quanto successo a Luca Pezzolesi (il buio, un malore dovuto allo stato e all’impatto con l’acqua fredda, l’incapacità di nuotare vista la condizione conclamata su di giri, una possibile congestione o un concorso di responsabilità fatti dal mix di tutte queste eventualità) verrà chiarito solo dall’autopsia, chiamata a raccontare la verità su quegli drammatici istanti. 

Iniziate la mattina di domenica e proseguite fino a sera tardi, le ricerche del corpo senza vita dell’osimano sono proseguite per circa 30 ore, fintanto che un bagnante ha avvistato il cadavere, adagiato sul fondale, giusto 5 metri sotto il pelo dell’acqua.


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