PELLEGRINI SCARICA SUI TECNICI IL CASO TARI: “LA TIBERI RESPONSABILE DELLE CARTELLE!”

PELLEGRINI SCARICA SUI TECNICI IL CASO TARI: “LA TIBERI RESPONSABILE DELLE CARTELLE!”

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PELLEGRINI SCARICA SUI TECNICI IL CASO TARI:
“LA TIBERI RESPONSABILE DELLE CARTELLE!”

Il vice Sindaco ciurla nel manico ed ignora ogni responsabilità politica del PD”

“Caos Tari, l’Amministrazione Pugnaloni è innocente di quanto sta accadendo… la colpa delle cartelle Andreani è tutta dei tecnici del Dipartimento Finanze”.

Anna Tiberi, Dirigente Settore Finanze

Musica e parole del vice Sindaco Mauro Pellegrini al quale, in extremis per evitarsi sicure querele dai protagonisti, è riuscito di non specificare che il cosiddetto “dipartimento” non è composto da decine e decine di dipendenti ma, allo stato, soltanto due, perfettamente individuabili: il dirigente firmatario delle contestazioni Andrea Molina e la sua capo ufficio la dottoressa Anna Tiberi.

Insomma una querela individuando i danneggiati “per esclusione”, nel senso che il vice Sindaco Pellegrini di questi dipendenti e non di altri parlava quando si riferiva alla vicenda Tari, apparirebbe il minimo di cui attendersi per rimettere in ordine l’onorabilità di sudatissime lauree in Economia e Commercio conquistate, nel caso della Tiberi, quasi 25 anni fa.

Non meraviglia, in politica, lo scarica barile di cui ipolitici di turno, potenti o meno, si fanno forza una volta messi all’angolo, impossibilitati a raggiungere scappatoie onorevoli.

Che la vicenda Tari, ogni giorno di più, si accinge a diventare un formidabile argomento riservato alla parte politica vincente in campagna elettorale, se n’è ormai persuaso anche Pugnaloni, stretto tra l’impossibilità di mangiarsi entrambi i gomiti e ritirare, in autotutela e rimettendoci oltretutto un sacco di soldi con la Andreani, la porcata Tari tentata.

In ogni caso il risultato elettorale sarebbe perdente essendo il limite della pazienza di cittadini e imprese oltrepassato da tempo.

Resta da tentare l’impossibile, ovvero sperare che qualcuno creda che ad architettare il piano anti artigiani, imprese e attività osimane siano stati, in combutta tra loro, la dottoressa Tiberi e il sottoposto, tal Andrea Molina, in preda, in tandem, da delirio di onnipotenza aggravato da furore punitivo verso la città che da loro lavoro!

Difficile che osimani senza anella al naso prendano per buona la tesi “pellegrina” cara al Vice Sindaco.

Se la dottoressa Tiberi ha fatto partire semaforo verde e il Molina, pur rischiando crampi alla mano, ha sottoscritto tutti gli accertamenti della Andreani, non è accaduto – come Pellegrini ha evidenziato nella sostanza del proprio arduo ragionamento – per lauree acquisite chissà dove…

Quanto è accaduto, è indubbio, si è materializzato per una precisa scelta politica messa in atto dal Partito democratico di Osimo attraverso Pugnaloni. Punto!

Le lauree della Tiberi e di Molina risultano, infatti, perfettamente attitudinali per l’incarico di lavoro svolto ad Osimo; dopo di che ognuno dovrebbe prendersi le proprie responsabilità, nel bene e bel male. Tanto più se si è stati votati per scegliere una strada anzichè l’altra.

Sottolineato per la terza volta e a scanso di equivoci che la vicenda Tari e il caos che sta sconvolgendo la città è quindi da imputare a chi ha deliberatamente scelto di fare del male ai propri concittadini (Pugnaloni e company) e che gli esecutori tecnici hanno lecitamente eseguito quanto era comandato loro fare dai mandanti politici, veniamo all’altra chicca della serata in Consiglio comunale.

Chicca meritevole di un articolo a parte.

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