FIN QUI ALLA ANDREANI BRICIOLE PER 101.662 €
L’AGGIO È IL VERO AFFARE… FISSATO AL 19.98%!

FIN QUI ALLA ANDREANI BRICIOLE PER 101.662 € L’AGGIO È IL VERO AFFARE… FISSATO AL 19.98%!

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FIN QUI ALLA ANDREANI BRICIOLE PER 101.662 EURO
L’AGGIO È IL VERO AFFARE… FISSATO AL 19.98%!

La “semplice” transazione dell’esempio frutterà un disturbo di 4.324,98 euro!

Ma quanto guadagna la Andreani Tributi Srl di Piediripa (Macerata) per ogni euro recuperato alle casse comunali? Circa il 20&, non male. Esattamente il 19.98% di quanto incassato, ai danni del sempre più povero contribuente tartassato, escluse le voci sanzioni e interessi.

L’interrogativo è stato sciolto esaminando la risposta che Astea ho fornito, esattamente un anno fa, alla consigliera comunale Maria Grazia Mariani (neo delegata al congresso nazionale di Fratelli d’Italia).

In primis il Direttore generale Astea Massimiliano Belli chiariva, nel novembre 2016, come la Andreani Tributi sia stata scelta in seguito ad invito a partecipare fatto pervenire da Astea, a propria discrezione e senza emissione di bandi, a 5 operatori specializzati.

L’iter, insolito per scegliere a chi far gestire montagne di soldi, è definito dallo stesso Belli come “procedura negoziata”, senza ricorrere a concorsi e in forma del tutto soft, ovvero senza pubblicazione di alcunchè (come consente un Decreto legge del 12 aprile 2006 all’articolo 57) in modo – aggiungiamo noi – di avvalersi dei tanti “gatti” presenti all’interno di una società di recupero crediti… senza al contempo allarmare la tranquilla comunità dei topastri osimani.

Il costo del servizio della Andreani, finalizzato a svolgere per conto di Astea, attività di gestione e accertamento del tributo Tari, iniziato a decorrere dal mese di marzo 2016, è stato concordato forfettariamente in 3.000 euro al mese e curioso ma vero, almeno nel documento reso noto da Belli, non prevede data di “fine pena”, intendendosi, con ciò, che il legame con Srl maceratese specializzata in accertamenti e recupero dei crediti potrà spezzarsi o su decisione unilaterale dell’impresa (per quanto difficile che un tacchino chieda di anticipare le festività Natalizie) o al venir meno delle ragioni fiduciarie che hanno convinto Astea circa la soluzione Andreani come la migliore possibile.

Oltre ai 3.000 euro mensili dal mese di marzo 2016 (allo stato la Andreani ha dunque fatturato ad Astea un imponibile di 60.000 euro), la società di Piediripa ha già acquisito, solo nei primi dieci mesi 2016, altri 38.080 euro necessari per inviare la bellezza di 32.000 avvisi di pagamento al costo cadauno di 1,19 euro.

Altri 3.582 euro, una miseria in confronto ai dati veri che poi vedremo, sono stati fatturati dalla Andreani alla società diretta da Belli per la spedizione, per conto del Comune di Osimo, di ogni avviso di accertamento per pagamenti omessi o parziali o per dichiarazioni omesse o infedeli. Nel corso dell’anno passato questa lavorazione si è “limitata” a 1.800 casi.

Il vero businnes della Andreani si rivela, al solito, in fondo al documento e si materializza alla voce “aggio”, ovvero la quota che l’impresa trattiene ulteriormente per se per garantirsi il reddito sperato.

I questo caso, fatta salva la quota destinata alle sanzioni e agli interessi maturati, tutte le altre voci in cartella vengono automaticamente tassate del 19.98%; curiosamente la percentuale con cui si guadagnano da vivere gli edicolanti.

Con la differenza che le edicole, ad esempio su una copia di Sorrisi e Canzoni, ammesso costi un euro, guadagnano “ben” 19 centesimi, quasi 20; la Andreani ha a che fare con centinaia e centinaia di “Canzoni e meno sorrisi” del valore cadauno di 30.000 – 40.000 – 70.000 – 100.000 l’una!

E allora, tanto per fare un esempio di cosa può essere capace di fare un Sindaco ai propri cittadini, prendiamo la cartella esaminata ieri.

Alla ditta in questione, Pugnaloni, dopo aver regolarmente sottratto il compenso Tares 2013 previsto da legge per 2.503,41 euro, ha sguinzagliato contro i levrieri maceratesi a cui non andrà nulla sui 10.356,15 euro extra da pagare al Comune di Osimo alla voce “sanzioni”, niente neanche sui 2.398,20 euro dovuti per interessi legali dal 2013 ad oggi, ma ben il 19.98% sul nuovo importo determinato di 18.685,35, il 19.98% sui 2.026,95 euro dovuto ancora quale maggiorazione statale e – per chiudere – un altro 19.98% sui 934,27 euro targati addizionale provinciale. Il totale di queste tre voci fa esattamente 21.646,57 euro sui quali calcolare la interessante provvigione di 4.324,98 euro + Iva a carico del Comune.

Il povero imprenditore, ammesso non abbia già chiuso causa crisi, si troverà così a dover ripagare, entro 60 giorni, la piacevole cifra di 27.504,17 centesimi (con i 17 centesimi gentilmente condonati) per un bottino di solo 2013, per un solo caso esaminato, di 23.179,02 euro a Pugnaloni e 4.324,98 alla Andreani.

Al povero contribuente super-super-super tartassato, ammesso ne abbia ancora voglia, pure la beffa del mancato divertimento di San Giuseppe con Greg e Lillo! La serata, saltata per pioggia, è comunque stata regolarmente pagata dagli sponsor, tra cui la Andreani con 2.000 euro di contributo. Davvero un segno del destino… con Pugnaloni nei paraggi proprio non si riesce a ridere!

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