PIERGIACOMI, SORVEGLIATO SPECIALE… MA NON TROPPO!
IL TRUFFATORE NEANCHE ARRESTATO MA SOLO DENUNCIATO

PIERGIACOMI, SORVEGLIATO SPECIALE… MA NON TROPPO! IL TRUFFATORE NEANCHE ARRESTATO MA SOLO DENUNCIATO

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Assente da casa durante la notte, i Carabinieri si “accontentano” del provvedimento a piede libero


Lupus un fabula! Ormai quasi non si fa tempo a raccontare l’ultima mirabilia non prevista dal codice penale, che subito Marco Piergiacomi, 41, offre lavoro a Carabinieri,giornalisti e giudici.
Non si erano ancora spente le eca dell’ultimo colpo da 195 euro (ormai neanche più denunciato dal povero truffato di turno) che le forze dell’Ordine sono state costrette ad allungare il curriculum del falso immobiliarista osimano.


Marco PIERGIACOMI, 41 anni, in versione falso immobiliarista

L’altra notte, probabilmente intento a festeggiare proprio l’ultimo nato (ovvero la truffa da 195 euro incassati sul proprio conto corrente postale di Ancona, piazza XXIV Maggio, 2 per un inesistente appartamento da affittarsi il prossimo Ferragosto ad un nostro lettore piemontese) Piergiacomi ha dimenticato di rientrare in casa per la notte, facendosi trovare assente al controllo dei Carabinieri.
Marco Piergiacomi, sorvegliato speciale (ma non troppo) di pubblica sicurezza, chissà dove si trovava, all’1.30 di notte, quando i militari hanno svegliato gli anziani genitori ma non il destinatario della misura di prevenzione imposta dal Tribunale di Ancona nel gennaio 2017.



Sorvegliato speciale… misura di prevenzione… Tribunale… giudici… Carabinieri e chi più ne ha, più ne metta.
Sembrerebbe impossibile per Piergiacomi, con tanti occhi addosso, e che occhi, poter non tanto evadere dai domiciliari notturni di fatto prescritti, ma quantomeno tornare a delinquere.
In realtà niente di più facile. Dimenticando – la legge o i giudici, poco cambia – di impedire al re delle piccole truffe immobiliari il libero accesso alla Rete e la normale disponibilità a conti correnti, per Piergiacomi e per tutti i truffatori del mondo in realtà qualsiasi obbligo a starsene a casa, si ribalta in un incentivo a lavorare meglio e di meglio.



Lavorare che per Marco Piergiacomi da sempre significa truffare due o tre banconote da 100 euro.
Segnaliamo infine un’altra novità procedurale. Diversamente dall’ultima “evasione” domiciliare, qualche settimana fa, esattamente il 16 gennaio, quando Piergiacomi venne tecnicamente arrestato (con immediata scarcerazione da parte del giudice), stavolta i Carabinieri, stanchi di aspettarlo sotto casa, come speciali baby sitter personali, preso atto che il sorvegliato speciale era nuovamente irreperibile, si sono accontentati di denunciarlo a piede libero in violazione dell’obbligo che confina Piergiacomi (teoricamente) a casa, dalle 22 alle 7. W l’Italia!


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1 Comment

  1. Carissimo Direttore Pangrazi,
    Visto che questo nuovo Arsenio Lupen dei poveri attua le sue truffette standosene seduto dietro una scrivania, basterebbe che il giudice di turno, colui che sentenziasse la sua pena, gli bloccasse la sua linea wifi di casa o del suo ripostiglio che usa per perpretare le malefatte.
    Oppure dovrebbero impedirgli di aprire false pagine facebook, sarebbe molto più semplice di quanto si immagina, purtroppo la rete è di tutti ma la si può vietare l’accesso ad una persona se lo si vuole…

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