ULTIMA CHIAMATA PER IL SEGGIO ALLA CAMERA DI PATASSINI
L’ONOREVOLE LEGHISTA DIMOSTRI RICONOSCENZA AGLI OSIMANI

ULTIMA CHIAMATA PER IL SEGGIO ALLA CAMERA DI PATASSINI L’ONOREVOLE LEGHISTA DIMOSTRI RICONOSCENZA AGLI OSIMANI

Loading

ULTIMA CHIAMATA PER IL SEGGIO ALLA CAMERA DI PATASSINI
L’ONOREVOLE LEGHISTA DIMOSTRI RICONOSCENZA AGLI OSIMANI

Le recenti scelte amministrative anti liste Civiche determineranno la non rielezione parlamentare


Brucia la poltrona di fresco parlamentare dell’on. Tullio Patassini (Lega), unico eletto marchigiano non grillino, col sistema maggioritario.
Non sta meglio lo scranno del Senatore Giuliano Pazzaglini (Lega) che il 4 marzo pure sfiorò l’elezione diretta, mancandola per lo 01% dei voti; se però Pazzaglini ha potuto contare e potrà presumibilmente continuare a farlo sul paracadute del cosiddetto listino (ovvero l’elezione certa a prescindere dal risultato delle urne), non la stessa cosa può vantare il peones di Treia.
Quando, dopo le elezioni Europee del 26 maggio prossimo, la Lega avrà toccato il massimo storico del consenso (atteso in dimensioni monstre dal 35% al 40.50%) cosa impedirà a Salvini di porre all’incasso un simile trend staccando la spina al Governo… per tornare al voto già a settembre?
L’esatto contrario, proseguire come nulla fosse preferendo un complotto di palazzo alle nuove elezioni, scelse di farlo Matteo Renzi; e tutti sanno, essendo trascorsi meno di 5 anni dalle Europee 2014, come andò a finire…

L’on. Tullio PATASSINI (Lega) in versione Cavaliere… urge un Patassini pompiere!

Se dunque i sondaggi della vigìlia dovessero trovare degna conferma alla prova dei fatti, non vorremmo davvero infilarci negli ingrati panni dell’On. Patassini che rischia davvero la mancata conferma dagli osimani di Centro-Destra.
Ci spieghiamo meglio con i numeri, a prova di qualsiasi ragionamento. Il 4 marzo il candidato del Centro-Destra Tullio Patassini conquistò nel Collegio di Osimo, valevole una poltrona da parlamentare per 5 anni teorici, 56.778 consensi; esattamente 8.423 in più di Daniela Tisi, vale la pena ricordare unica candidata 5 stelle perdente nelle Marche!
Ebbene, sempre numeri alla mano, da dove piovvero la gran parte degli 8.423 voti di differenza? Ovviamente dall’elettorato osimano che in 6.402, neanche tanti, decretarono così l’elezione a Roma del più inaspettato degli onorevoli.
Ora, la domanda sarebbe dovuta sorgere spontanea a Patassini già l’indomani il 4 marzo… chi sono questi 6.402 elettori? Se la risposta, con un certa dose di supponenza e scarso senso critico, fosse stata del “Centro-Destra”… allora Patassini potrà continuare a guardare alle cose osimane con assoluto distacco, arbitro imparziale di una lotta politica che non lo riguarda.
Dal momento però che almeno i tre quarti di quel consenso, neanche esagerato, provenne gratuitamente, per grazia ricevuta, dall’elettorato civico (il 75% di 6.402 fa 4.801 voti che dati all’uno o all’altro fa una differenza possibile di 9.602 consensi, superiore al vantaggio reale accumulato a marzo di 8.423) fossimo in Patassini proveremmo, in qualche modo, a prender parte ai confronti in corso in casa leghista.
Passi la voglia di contarsi di Arrigoni, via libera anche al desiderio di partecipare della base osimana (consapevole di non essere minimamente strutturata per reggere il governo di una città complicata quale Osimo), si legittimi pure il desiderio di mancata fedeltà del Carroccio, dalle Civiche a quel poco che c’è di Centro-Destra cittadino, per puro spirito di avventura… ma farsi la guerra da soli, con la certezza, una volta al dunque, di essere ripagato con gli interessi dagli osimani al prossimo giro… bè almeno questa evenienza andrebbe disinnescata.
Andrebbe… perchè in realtà Patassini, altro miracolato della politica e con voce in capitolo nella stanza dei bottoni leghista pari a zero, semplicemente non ha l’autorità di obiettare alcunchè alle scelte di Arrigoni che, semplicemente, del collegio elettorale di tal dei tali, se ne frega.
Del resto inseguire un ipotetico 15% alle Comunali, dopo aver buttato l’intera posta in palio, ovvero la guida della città fino al 2024… spiega alla perfezione il livello politico, rimasto da prefisso telefonico, di troppi improvvisati in politica.
In ogni caso, al posto di Patassini, una bella squadra di pompieri, con idrante personale, attivo alla base dell’incendio, noi lo punteremo ugualmente. A costo di farlo a nostre spese o di passare per pazzo.
Gli osimani non sono vendicativi ed anzi sanno riconoscere le buoni azioni, la volontà di far bene, di correggere errori… di metterci una pezza.
Coraggio Patassini, lo spazio di manovra rimasto è obiettivamente poco… ma i miracoli non necessitano di tempo e non necessitano di autorizzazioni. Difenda a caro prezzo gli interessi suoi e degli osimani. Insomma ne azzecchi una.

 


 

DALL’UNIONE TRA LEGHISTI E FRATELLI D’ITALIA
IL PRIMO SINDACO DI OSIMO CON SANGUE BLU?
LA LEGA SPOSA FRATELLI DI ITALIA ALLE COMUNALI 2019
UFFICIALIZZATO IL VOTO INUTILE (12% + 3%) AL CENTRO-DESTRA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *