SCAMPA TERREMOTO, NON ALLA BUROCRAZIA
ZAFFIRI: “LA REGIONE RESPONSABILE MORALE”

SCAMPA TERREMOTO, NON ALLA BUROCRAZIA ZAFFIRI: “LA REGIONE RESPONSABILE MORALE”

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SCAMPA TERREMOTO, NON ALLA BUROCRAZIA
ZAFFIRI: “LA REGIONE RESPONSABILE MORALE”

La Lega indica le responsabilità politiche alla base del tragico gesto di un 56enne

Sandro ZAFFIRI, Consigliere Regionale Lega

Sulla tragica vicenda costata la vita, l’altro giorno, al 56enne Massimo Dell’Orso (terremotato di Castelsantangelo sul Nera sfollato con la famiglia ad Alba Adriatica), interviene a commento politico il consigliere Regionale della Lega Sandro ZAFFIRI.

“Pur nel rispetto del momento di dolore e di profonda commozione a cui episodi come questo devono essere accompagnati – scrive Zaffiri – non è possibile evitare di indicare alcune precise responsabilità rispetto al caos, normativo e burocratico, che si è venuto a creare in seguito agli eventi sismici che hanno interessato la nostra regione”.

Eventi sismici che – fa bene a ricordare il consigliere leghista – risalgono oramai a quasi due anni fa!

Massimo DELL’ORSO, 56 anni, imprenditore suicida

“Ebbene – commenta Zaffiri – nonostante il lungo tempo trascorso, spiace constatare il fatto che permanga ancora uno stato di piena e profonda emergenza; spiace constatare che le popolazioni di quei luoghi dell’entroterra marchigiano siano completamente abbandonate, ieri come oggi, oggi come ieri, ai propri problemi; soprattutto spiace constatare come – cosa ancora più grave – la macchina della burocrazia regionale sia andata e restata, ormai da tempo, totalmente in panne non essendo in grado di gestire nè l’emergenza, né tanto meno una ipotetica quanto distante e difficile ripresa”.

“Problemi non esclusivamente di ordine abitativo – aggiunge Zaffiri – Mi riferisco alla normale esigenza di avviare o riavviare una qualsiasi attività di natura imprenditoriale, di ristabilire connessioni sociali, di ascoltare ed essere ascoltati.

Necessità del tutto normali alle quali la Giunta regionale non ha saputo e non sa ancora corrispondere con la dovuta e necessaria cura e tempestività se è vero, come è purtroppo vero, che il signor Dell’Orso si è fondamentalmente sentito solo, abbandonato ed inascoltato da quelle Istituzioni (Regione Marche e Commissari vari alla ricostruzione) capaci di brillare unicamente nel perseverare a chiacchere nell’atteggiamento di chi cerca di riempire il vuoto normativo e le umane distanze con vuote parole”.

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