PIERGIACOMI SCHERZA CON LA LEGGE
E SI GODE UN WEEK-END DI LIBERTÀ
UCCEL DI BOSCO IL RE DELLA CAPARRA

PIERGIACOMI SCHERZA CON LA LEGGE E SI GODE UN WEEK-END DI LIBERTÀ UCCEL DI BOSCO IL RE DELLA CAPARRA

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PIERGIACOMI SCHERZA CON LA LEGGE
E SI GODE UN WEEK-END DI LIBERTÀ
UCCEL DI BOSCO IL RE DELLA CAPARRA

Arrestato dai Carabinieri dopo 4 giorni, l’uomo era in regime di sorveglianza speciale


L’arrivo dell’estate, ancorchè ancora meteorologicamente indecisa, può costare brutti scherzi, specie se ristretti agli obblighi triennali della sorveglianza speciale.

Marco Piergiacomi, in carcere per violazione del regime di sorveglianza speciale

Guardare gli altri godersi il fresco serale, effettivamente e specie se non si dispone di un impianto di condizionamento dell’aria, potrebbe risultare controproducente e invitante a violare le regole.

Troppo lontano il 23 gennaio 2020, ovvero la fine degli obblighi dettati dalle misure di prevenzione a cui Marco Piergiacomi, 40 anni, è affidato su proposta dei Carabinieri in luogo del carcere.

Al “Re della caparra”, così – ultimamente salito alla ribalta della cronaca nazionale per le sue ben congeniate truffe nel settore delle case-vacanza – è scattata l’esigenza improvvisa di una “fuitina” lontano da troppo calda Osimo.

Nessuna truffa particolarmente rilevate ma tanti piccoli colpi, tutti uguali, da poche centinaia di euro l’uno… in modo di disturbare ma non rovinare del tutto le vacanze altrui di tanti sprovveduti che hanno visto nell’offerte fake proposte on line dal falso agente immobiliare, altrettante imperdibili occasioni della vita.

Così, uscito di casa giovedì scorso senza avvisare nessuno della prolungata assenza, Marco Piergiacomi è stato rintracciato dai Carabinieri del Norm solo lunedì mattina, quattro giorni dopo, non ancora intenzionato a rincasare.

A cercarlo, inutilmente, nella notte tra sabato e domenica, gli stessi militari che, ad una verifica di routine, hanno trovato in casa il solo anziano genitore che meno di tutti sapeva dell’assenza del figlio.

Ricercato attivamente, Piergiacomi, ormai volto noto anche in tv per essere apparso a “La vita in diretta” su RaiUno e “Le jene” su Italia 1, non ha saputo o mostrato particolare interesse a rispondere al perchè si sia allontanato da casa, nonostante l’espresso divieto imposto dal regime di sorveglianza e per un numero così lungo di tempo.

Proprio questa inclinazione naturale del “Re della caparra” a prendere sottogamba quanto la legge prescrive, nel tentativo di evitare un lungo soggiorno alternativo in carcere, ha portato il Pubblico ministero di turno Rosario Lioniello a disporre che Piergiacomi, esaurite le formalità di rito a cui è abituato, passasse per Montacuto anzichè tornare a casa.

Per il “Re della caparra” la possibilità concreta di aggiungere al lungo curriculum una nuova condanna da tre a sei mesi e/o, nei casi più gravi, un soggiorno prolungato a Montacuto di almeno un anno in più.


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