UNA MANO BIANCA SU BANDIERA NERA
E STELLA ROSSA A CINQUE PUNTE
ECCO A VOI LA ONLUS
GRUPPO UMANA SOLIDARIETÀ
“GUIDO PULETTI”

UNA MANO BIANCA SU BANDIERA NERA E STELLA ROSSA A CINQUE PUNTE ECCO A VOI LA ONLUS GRUPPO UMANA SOLIDARIETÀ “GUIDO PULETTI”

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Vicina alla maceratese Boldrini, per 38 euro al giorno il GUS si occupa della protezione dei richiedenti asilo

 

UNA MANO BIANCA SU BANDIERA NERA
E STELLA ROSSA A CINQUE PUNTE
ECCO A VOI LA ONLUS
GRUPPO UMANA SOLIDARIETÀ
“GUIDO PULETTI”

 

Ad Osimo l’associazione di Macerata beneficia, per due anni di vitto, alloggio e assistenza a 15 rifugiati, di 416.100 euro di rimborsi

Una inquietante bandiera nera stilizzata (simbolo secondo la lettura data Wikipedia, di stendardo piratesco oppure vessillo di gruppi islamisti o anche simbolo dell’anarchia), l’altrettanto preoccupante stella rossa a cinque punte (elevata a simbolo stesso, dal 1917, del comunismo) e il dorso in bianco della mano sinistra.

Il discutibile logo del gus

Questo l’opinabile gonfalone scelto dalla organizzazione non governativa GUS, letteralmente gruppo di umana solidarietà, attivo dal 1993 e con sede a Macerata, di cui OSIMO OGGI inizia oggi ad occuparsi con una approfondita inchiesta giornalistica che vedrà impegnata la Redazione per numerose puntate.

Dedicata al giornalista Guido Puletti, ucciso in Bosnia Erzegovina nel maggio del ‘93, la Onlus è attiva ad Osimo ormai dal 2014, specializzata nel sostegno SPRAR, ovvero nel collaudato sistema che – a 38 euro al giorno di fondi europei – garantisce protezione ai richiedenti asilo e ai rifugiati.

Prima notizia: circa una ventina le persone attualmente riprotette dal Gus in città; nel più assoluto silenzio informativo dell’Amministrazione Pugnaloni, richiedente fondi europei per 416.100 euro a valere sugli anni 2016 e 2017.

Ma procediamo con ordine iniziando a scoprire come nasce nel lontano 1993, ad un gruppo di maceratesi, l’idea di unirsi in una associazione di solidarietà di portata internazionale non a caso riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri.

Il gruppo umana solidarietà inizia ad operare nel dicembre del 1993, quando l’Europa si trova ad affrontare il primo conflitto regionale del “dopo muro”.

Proprio nei giorni in cui l’idea di dar vita al GUS prende corpo, il primo conflitto slavo entra prepotentemente nelle case degli italiani.

Un convoglio di aiuti umanitari, organizzato da volontari italiani, viene assalito da “militari irregolari” bosniaci. Tre operatori vengono uccisi mentre due riescono a salvarsi. Guido Puletti, giornalista italo-argentino, cessa di vivere in quel giorno di primavera, il 29 maggio 1993.

Così il gruppo umana solidarietà muoverà i suoi primi passi nel nome di Guido Puletti e degli operatori di pace, veri giganti dei nostri tempi, laici esempi di come accanto alla ripetitiva storia dei conflitti e degli stermini esista un’altra, più dura ma più “giusta” storia, quella dell’umana solidarietà.

In questi ventiquattro anni abbiamo operato in diversi contesti, nei Balcani, in Sud America, in Sri Lanka, Nepal e nelle regioni italiane colpite da violenti terremoti (Marche, Umbria, Molise, Abruzzo).

Il GUS è portatore di laicità, solidarietà e giustizia sociale. I suoi valori sono: aiutare chi soffre, aiutare in prima persona, aiutare tutti, pari dignità dell’aiuto laico, visione e concretezza, umiltà.

Il GUS interviene dove c’è un’emergenza ma anche, in modo meno eclatante, nel disagio sociale quotidiano. I principali ambiti d’intervento sono l’accoglienza e il sostegno concreto a coloro che fuggono da guerre e persecuzioni e arrivano in Italia in cerca di protezione internazionale.

Operiamo in favore dei migranti, rifugiati, richiedenti protezione internazionale e asilo, senza dimenticare la tutela dell’infanzia e la promozione dei diritti umani.

Sosteniamo con azioni concrete i gruppi vulnerabili e coloro che si trovano in situazioni di difficoltà e marginalità sociale.

Ci occupiamo di cooperazione, realizzando progetti di sviluppo e interventi di emergenza in Africa, America Latina e Asia ed anche di educazione alla cittadinanza mondiale (ECM), integrazione, formazione, volontariato.

Siamo portatori di aiuto per mezzo di azioni concrete in Italia e nel mondo, per tutti.

Il GUS ha mosso i suoi primi passi e iniziato il suo percorso per aiutare chi soffre, sostenere le popolazioni vittime di guerre e disastri naturali e tutti coloro che vivono il disagio sociale quotidiano, proprio nel nome di Guido Puletti e di tutti gli operatori che con determinazione e coraggio lottano per la solidarietà, la pace e per difendere i principi di libertà e giustizia.

“Oggi ricordiamo Guido Puletti, il suo coraggio, il suo impegno verso i più deboli e in difficoltà – dichiara Paolo Bernabucci, presidente maceratese del GUS – e cogliamo l’occasione per riflettere sui temi della pace, della solidarietà, della difesa dei diritti umani e gli aiuti concreti per le popolazioni che ancora oggi si trovano in situazioni di conflitto, di grande sofferenza ed estrema povertà.

E soprattutto – conclude Bernabucci – vogliamo rinnovare il nostro continuo e costante impegno per azioni e processi di solidarietà, inclusione, coinvolgimento e partecipazione che tutelino la dignità umana, diano speranza e un futuro a coloro che soffrono drammaticamente e che vivono in condizioni di povertà e sottosviluppo”.

Un occhio finale ai numeri movimentati annualmente dal GUS. A bilancio 2015 la Onlus ha dichiarato proventi per oltre 18 milioni di euro, esattamente 18.048.324,23 euro e un monte dipendenti di circa 270 unità.

Per consentire un raffronto più chiaro agli osimani, il GUS vale, in ordine di grandezza, circa la metà di quanto movimentato, dopo oltre mezzo secolo di attività, dalla Lega de Filo d’Oro sia in bilancio (40 milioni) che per unità lavorative (590).

Una curiosità: tra i primi a congratularsi, nel 2013, per l’elezione alla Presidenza della Camera dei Deputati di Laura Boldrini, con tanto di confidenziale “tu”, fu proprio il GUS.

Non è infatti un caso come il Presidente della Camera, prima dell’attuale incarico a terza personalità dello Stato, abbia ricoperto per ben 14 anni – dal 1998 al 2012 – l’incarico di portavoce dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati nel Sud Europa.

“Salutiamo con immenso piacere l’elezione di Laura Boldrini a Presidente della Camera dei Deputati” – sono le prime parole dal GUS gruppo umana solidarità, organizzazione non governativa impegnata per l’accoglienza e l’integrazione dei rifugiati da oltre 17 anni.

“Abbiamo condiviso con Laura Boldrini, battaglie, progetti e iniziative per coloro che fuggono dalle guerre, da soprusi e violenze di tutti tipi.

Laura – affermava per l’occasione il GUS – è una donna tenace, che ha messo passione e forza per garantire i diritti per chi soffre, per “gli ultimi”.

Siamo sicuri che sarà una figura autorevole, con un profilo di garanzia per tutti. BUON LAVORO LAURA”.

Fine prima puntata

(Leggi la seconda puntata cliccando qui)

(Leggi la terza puntata cliccando qui)



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