LEGA E GRILLINI, OSIMANI IN FUGA DALLE LISTE!
IN DIFFICOLTÀ ENTRAMBI I PARTITI DI GOVERNO

LEGA E GRILLINI, OSIMANI IN FUGA DALLE LISTE! IN DIFFICOLTÀ ENTRAMBI I PARTITI DI GOVERNO

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I giovani osimani con le Liste Civiche


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E dopo la Lega, costretta a pescare a piene mani in quel di Ancona pur di mettere insieme una lista di 24 nomi candidabili a Consigliere comunale; dopo le difficoltà, stavolta del candidato Sindaco leghista Alessandrini ecc., di realizzare almeno una propria lista personale di uomini e donne da spendere nel proprio nome, anche i grillini sbattono il muso con la dura realtà di affidare al giudizio degli osimani una lista unitaria minimamente credibile.
Sottolineato come il detto “mal comune, mezzo gaudio” che stranamente accomuna i due partiti di governo nazionale ad appena un anno dalle elezioni, non soddisfa i due movimenti, proviamo ad esaminare il perchè di queste clamorose defezioni.
Detto, intanto, che trattasi di elezioni comunali che, per natura, coincidono con l’esatto opposto delle aspirazioni sia di Lega che 5 Stelle (entrambi lontanissimi dall’essere radicati sul territorio) e ribadito come alle Comunali le liste civiche eventualmente presenti (e Osimo costituisce un pò la Patria delle Liste civiche italiane) fanno abitualmente man bassa dei candidati migliori espressi dalla società, non resta che certificare a Lega e 5 Stelle le motivazioni del proprio flop.
I leghisti pagano a duro prezzo l’ubriacatura post 4 marzo e soprattutto la mancata preparazione a sostenere la crescita con una classe dirigente locale che non esiste.
Non a caso le Marche, affidate allo scopo al lecchese Arrigoni, registrano politicamente situazioni insuccessi, mal di pancia, fronde interne tenute al momento sotto cenere dall’incedere dei sondaggi a favore. Ma fino a quando?
La miopia politica di accontentarsi, ad Ancona come sarò ad Osimo, di portare a casa due rappresentanti di opposizione quando invece si sarebbe potuto conquistare il Comune capoluogo e vincere a mani basse, al primo turno, la piazza di Osimo, testimoniano abbastanza dell’assenza di una strategia atta a vincere e far crescere una base.
Base che, si sa, cresce meglio e prima se aiutata dall’esercizio della responsabilità a governare.
Al riguardo quanto commesso, volontariamente, ad Osimo è clamoroso ma non ancora mortale grazie al sotterfugio del voto disgiunto – votare il capitano Salvini mettendo una croce sul simbolo Lega e votare il Sindaco Latini ponendo un’altra croce sul candidato Sindaco civico – che potrà sanare più di una situazione.
Il vero banco di prova leghista è però rimandato appena di un anno, primavera 2020, quando a votare saranno chiamati i marchigiani, per la prima volta in mezzo secolo, ovvero dalla istituzione della Regione nel 1970, con la possibilità di strappare le Marche al Centro-Sinistra imperante.
Sbagliare nuovamente strategia e imbarcarsi su una avventura che non metta insieme tutto il Centro-Destra ad appoggiare un Presidente civico da scegliere insieme, equivarrebbe a consegnarsi all’ennesima sconfitta locale cui, pare, i leghisti dell’ultima ora intendono abbonarsi.
Da rilevare, infine, che stamani il candidato Alessandrini ecc… ha inaugurato gli spazi di famiglia lungo corso Mazzini quale sede elettorale, alla presenza di un silenzioso Arrigoni.



Assenti ingiustificati entrambi i parlamentari leghisti osimani – Patassini e Pazzaglini – è toccato al solito factotum Arrigoni spendere due parole di circostanza evitando con attenzione qualsiasi commento o nota, figuriamoci presa di posizione ufficiale, sul caso Pazzaglini.
A 72 ore dall’incursione de “Le iene” nelle vicende che interessano Pazzaglini nelle sue funzioni di Sindaco di Visso, il silenzio del partito a livello nazionale e locale si è fatto ormai assordante. Segno di un imbarazzo non facilmente governabile e soprattutto di una linea interna che tarda ad essere intrapresa.
E veniamo ai grillini di casa nostra ormai ufficialmente orfani di oltre 6.000 voti rispetto agli 8.000 conquistati non al tempio di Giulio Cesare ma giusto un anno fa.
Tra mancati rimborsi, rimborsi bonificati e poi ritirati, voto all’immunità di Salvini, caso Giulia Sarti (a proposito, complimenti all’Onorevole, l’immagine ufficiale di Montecitorio non rende merito alla bellezza e allo charme della deputata romagnola) e querelle no alla Tav… a votare 5 stelle sono ormai rimasti in quattro gatti, di cui forse due disponibili a farlo per le Comunali.
Realizzare una lista di 12 uomini e 12 donne capaci di affiancare al meglio il bis della battaglia solitaria di Monticelli, costituisce una aspirazione pari solo al desiderio leghista di fare altrettanto.
Fuori dai giochi anche Sara Andreoli, la prima ad aver fiutato l’aria e motivato il rifiuto a partecipare alla disfatta per preservare le proprie chances nelle Regionali 2020 (qualcuno spieghi il meccanismo elettorale regionale dove per passare servono tanti voti, non tante chiacchere ad alta voce) come se il voto di quest’anno e quello dell’anno prossimo fossero in qualche modo accomunabili.
Come non bastasse, tanti altri no, anche non eccellenti, stanno in queste ore giungendo a Monticelli all’invito, rivolto ad una base mai ai minimi termini come in queste settimane di perdita progressiva dell’identità, di fare quadrato e contenere i danni.
Cenno finale a Simone Pugnaloni che da riconosciuto combattente di razza si sta rivelando anche vero animale politico… insomma duro a morire.
Pur di cedere in piedi l’amata fascia Tricolore,. il nostro Sindaco ha deciso di dar fondo ai risparmi personali, mettendo in conto anche quelli di papà e di qualche amico politico.
Manifesti sei per tre, locandine, volti sorridenti di ogni tipo stanno facendo felici grafici e tipografie come e meglio dei vecchi tempi della carta stampata.
I mesi prossimi, poi, saranno di turno le merende, gli aperitivi e infine anche le mitiche cene elettorali, prima della porchettate finali per un conto finale – augurandoci anche qualche fattura pubblicitaria per OSIMO OGGI.it, il giornale che vince le elezioni – di almeno 50.000 euro. La domanda non è: basteranno? Ma, dopo il 9 giugno, chi resterà in circolazione per pagare?
Quanto a Latini sta centrando l’obiettivo, specie nel mondo giovanile a cui il messaggio è diretto, il video realizzato in queste ore e immediatamente diventate virale tra le chat e i gruppi on line cittadini.
Nelle immagini, a parlare si presentano a turno una dozzina di ragazzi e ragazze osimani, molti al voto per la prima volta, ognuno di questi portatore di un valore per cui la pena credere e spendersi in prima persona.
A rassicurare tutti, alla fine, il faccione per l’occasione sorridente di Latini che in tal modo ufficializza la propria quinta ridiscesa in campo.
Due andarono alla grande (eletto Sindaco senza ballottaggio) mentre la prima e l’ultima, pur con lo stesso esito, risultarono molto diverse fra loro: nel 1995 si trattava di ufficializzare il distacco dalla casa madre Dc e di esordire, solo contro tutti, armato di belle speranze.
Quanto al 2014 sarà il caso di non rientrare più nella vicenda, ormai nota a qualunque
osimano e di svoltare pagina. Parziale ad oggi: 2 a 2.


P.S. Gli spazi su OSIMO OGGI.it si regolano all’ordine.


 

IL LEGHISMO LUMBARD SFIDA L’ORGOGLIO OSIMANO
INAUGURATA SEZIONE DAVANTI A 22 ANCONETANI!
ZTL PORTORECANATI, MOZZICAFREDDO IMPUGNA SENTENZE
LA GIUNTA DELIBERA DI RESISTERE ANCHE IN TRIBUNALE!

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