LATINI SINDACO 2019 PROMETTE:
“STOP A RINNOVI CONTRATTI ASILANTI
ANCORA DA ESPIARE IL BALLOTTAGGIO 2014”

LATINI SINDACO 2019 PROMETTE: “STOP A RINNOVI CONTRATTI ASILANTI ANCORA DA ESPIARE IL BALLOTTAGGIO 2014”

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LATINI SINDACO 2019 PROMETTE:
“STOP A RINNOVI CONTRATTI ASILANTI
ANCORA DA ESPIARE IL BALLOTTAGGIO 2014”

Accoglienza pelosa a 38 euro: stop con matita rossa allo Sprar entro i primi cento giorni.

“Accogliere più richiedenti asilo possibili a 38 euro il giorno… per fare arricchire la collaudata macchina nazionale della falsa solidarietà messa in piedi dalla Sinistra? No grazie. Mi pare che in questi anni Osimo si sia abbondantemente allineata, ben oltre la media nazionale”.
Così Dino Latini, ex Sindaco e candidato principale per un ritorno nel 2019, nel commentare la vicenda del condominio “I Gerani” di via Aldo Moro al cui civico 38 la Curia arcivescovile, proprietaria di due appartamenti comunicanti, ha deciso di affittare al gruppo di umana solidarietà “Guido Poletti” di Macerata.
“Osservo che ancora per un anno il Sindaco di Osimo si chiamerà Simone Pugnaloni e se Sindaco e Giunta e Presidente del Consiglio comunale ritengono che costoro debbono continuare ad avere la precedenza sugli osimani e sugli italiani in difficoltà… nessuno potrà farci molto.
Ricordo sommessamente agli osimani che l’aver votato Pugnaloni nel 2014 prevede impegni per un intero quinquennio e che il mandato non si esaurisce con un pomeriggio al mare, come probabilmente si illudevano si potesse fare, i 3.000 elettori che decisero di non partecipare al ballottaggio giudicando inutile rivincere un’altra volta.
Gli Osimani, dai residenti di via Aldo Moro all’ultimo elettore, hanno ritenuto di poter giocare con il fuoco e quindi ora è giusto che accettino le conseguenze di questa decisione, nel bene e nel male.
Sarà già positivo che tutto questo serva come lezione per il futuro e che la prossima volta, di fronte all’ospedale che non c’è più, di fronte all’Astea svenduta per fare cassa, di fronte ad un no-stop di accoglienze straniere pagate a peso d’oro… si ricordino di quanto già successo. Solo facendo tesoro di questi gravi errori, come sono certo gli osimani avranno realizzato in cuor loro già il giorno dopo l’esito a sorpresa del ballottaggio, sarà possibile voltare pagina e ripartire.
Tornando alla vicenda del condominio in agitazione, chiosa Latini, ai proprietari di casa e ai residenti del quartiere Su la Testa e le altre liste civiche offrono l’intera nostra solidarietà, insieme ad un calendario ideale con su cerchiata l’ultima domenica di maggio 2019. Se quel giorno, come ci auguriamo, l’insegnamento del ballottaggio sarà servito a qualcosa, Su la Testa tornerà all’Amministrazione della città senza ricorrere a ballottaggi. Il lavoro di questi ultimi quattro anno e in particolare del prossimo è infatti finalizzato a vincere, se possibile, subito. Fin dal primo turno.
Se così sarà l’impegno che mi sento di assumere entro i primi 100 giorni di mandato – promette Latini – riguarderà proprio gli accordi sottoscritti da Pugnaloni con lo Sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e che allo stato vedono oltre 60 asilanti ospiti in città.
Per quanto sarà possibile fare, Osimo si sgancerà dall’oliato meccanismo caro alla Boldrini e ai suoi non rinnovando alcuno dei contratti che sopraggiungeranno a scadenza… a meno che, privatamente, Pugnaloni e/o la Andreoni, visto l’entusiasmo con cui, in questi anni, hanno fatto proprie richieste su richieste di ogni tipo, non dovessero comunicare di essere interessati ad ospitarne più di qualcuno a casa propria o in qualche feudo elettorale di estrema Sinistra che pure sopravviverà al vento dei prossimi impegni elettorali a raffica (Politiche, Europee e Comunali, NdR.).
L’Amministrazione comunale avrebbe dovuto farsi carico di coinvolgere i residenti e non sperare che tutto passasse liscio; uno dei compiti, non ultimo, di chi amministra la città è infatti quello di condividere il più possibile le scelte e fare in modo, in questo caso, di arrivare ad una integrazione con il quartiere la più accettata possibile.
In mancanza di questo confronto a Pugnaloni e Andreoni resta in mano la sola carta dell’esempio: portarsi ciascuno a casa propria qualche “risorsa” e convincere gli osimani che se lo hanno fatto loro lo possono fare in molti… tanto trattasi di migranti ben coperti sul piano economico; un vero businness remunerato ben 1.140 euro mensili a persona, per anni… esentasse e magari con civica riconoscenza.
Più prosaicamente – chiude la nota di Latini – noi siamo per non trasformare il centro di Osimo, già messo in gravi difficoltà da Pugnaloni, in un suk… così come eviteremmo che quartieri periferici diano luogo a tensioni razziali e sociali.
Confermiamo, in fatto di abitazioni, che occorre dare alloggi popolari anche agli osimani e italiani (come abbiamo già fatto nel 2009), sottolineando con “anche” che la priorità, l’emergenza, i primi a cui badare dovranno tornare ad essere gli osimani e gli italiani.
Solidarietà piena e totale alle famiglie di via Aldo Moro, 38 a cui auguro di mettersi presto in condizione, attraverso il voto alle civiche, per potersi fare aiutare più concretamente”.

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