10.000 EURO CON INTERESSI A STROZZO
FALLITA AZIENDA AGRICOLA OSIMANA
SEI ANNI E 8 MESI AD UMBERTO SPINELLI

10.000 EURO CON INTERESSI A STROZZO FALLITA AZIENDA AGRICOLA OSIMANA SEI ANNI E 8 MESI AD UMBERTO SPINELLI

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10.000 EURO CON INTERESSI A STROZZO
FALLITA AZIENDA AGRICOLA OSIMANA
SEI ANNI E 8 MESI AD UMBERTO SPINELLI

Tassi del 20% al mese. La vicenda portò alla chiusura dell’attività di Giacomo Ferretti


Sei anni e otto mesi di reclusione è quanto sono costati, in giudizio di primo grado, al 66enne Umberto Spinelli di Montemarciano per aver prestato denaro al tasso di usura variabile dal 10 al 20% mensile, nonchè tentato di recuperare la somma con atti estorsivi.

Vittima dello stato di necessità della propria azienda agricola, Giacomo Ferretti, un osimano attivo nello jesino, nel 2012, epoca dei fatti, nel settore del pollame e contiguo alla azienda avicola Fileni di Cingoli.

Purtroppo per tentare di salvare la propria attività, poi comunque fallita, Ferretti aveva pensato di avvicinare, tramite comuni conoscenze, la persona che avrebbe potuto portare momentaneo sollievo ai conti in rosso.

Appena 10.000 euro i soldi ottenuti in prestito a gennaio 2012 ma ben 7.000 quelli di solo interesse che l’osimano a dovuto restituire a rate al ritmo di 2.000 già il mese successivo, 2.000 a marzo, 1.000 ad aprile e gli ultimi 2.000 a maggio.

Un ulteriore tranche da 1.000 euro, prevista per agosto per un allungamento dei tempi di rientro, non è andata a buon fine grazie all’intervento della Squadra Mobile di Ancona a cui l’osimano si è rivolto trovando il coraggio di metter fine alle crescenti minacce estorsive.

I poliziotti, in quell’estate di sei anni fa, misero fine al rapporto tra vittima e usurario arrestando quest’ultimo all’atto dell’incasso di una prima extra rata.

Oltre al pattuito e all’ulteriore interesse per allungare i tempi di recupero, Giacomo Ferretti aveva dovuto cedere a Spinelli, in qualità di garanzia della restituzione della somma originaria ricevuta, anche una macchina operatrice semovente del valore di 25.000 euro, due volte e mezzo il valore dell’operazione.

Alla fine, vista l’inutilità della strada usuraria perseguita per salvare l’attività, Ferretti ha trovato il coraggio di parlare e denunciare quanto stava accadendo facendo arrestare lo Spinelli, giunto sotto processo in stato di libertà, con la doppia accusa di estorsione e usura.

Come nei migliori clichè, tipici di molte vicende di usura, infatti, Spinelli aveva iniziato a tormentare il proprio cliente circa il puntuale mantenimento delle pesanti scadenze mensili da onorare.

“Devi portarmi rispetto” – ha sottolineato nel tempo l’usuraio alla propria vittima, ricordando a Ferretti come “domani verrò da te e facciamo due paroline…”.

Nella realtà, al posto di Spinelli in visita a Ferretti, sono stati i poliziotti a presentarsi sul più bello all’ennesima dazione di denaro, facendo tirare all’osimano un bel sospiro di sollievo.

Restituito subito indietro il trattore lasciato come garanzia del buon fine, Giacomo Ferretti – costituitosi parte civile tramite l’avvocato Christian Palpacelli di Jesi – giovedì scorso si è visto riconoscere dal collegio penale, presieduto da Giovanni Spinosa, la somma di 3.000 euro quale risarcimento per le continue pressioni subite nel tempo dall’anziano cravattaro di Montemarciano.

Accolta anche la richiesta del Pubblico ministero Rosario Lionello di procedere alla confisca, ai danni di Spinelli, della somma di 7.000 euro provento dell’illecito guadagno.

Infine l’usuraio, professatosi sempre innocente dei fatti addebitategli e difeso dall’avvocato Sara Pennucci di Ancona, si è sentito condannare dal Tribunale di Ancona alla pena di 6 anni e 8 mesi di reclusione (invece dei 9 anni richiesti dal Pm), quasi certamente appellati dal nuovo legale scelto da Spinelli, al momento libero e non oggetto di alcuna misura cautelare.


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