INAUGURATA A PADIGLIONE
LA CASA FUNERARIA
DELLE ONORANZE RE

INAUGURATA A PADIGLIONE LA CASA FUNERARIA DELLE ONORANZE RE

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Un nuovo modo di morire, o meglio di gestire al meglio, per chi resta, la scomparsa di un proprio congiunto, si sta facendo strada anche ad Osimo.

E’ di domenica scorsa l’inaugurazione, in via dei Tigli a Padiglione, della “Casa funeraria”, pensata dalla Onoranze funebri Re in risposta alle mutate esigenze della clientela.

Il momento immediatamente successivo al trapasso, ovvero l’allestimento della camera ardente e tutte le dolorose incombenze che conseguono, necessitano sempre più di uno spazio adeguato, pensato alla bisogna.

Se il fine vita avviene fuori città, lontano dai luoghi abitualmente vissuti dal caro estinto, ecco che la Casa funeraria può costituire una valida risposta avvicinando la salma a casa, in luogo pensato per il disbrigo di ogni pratica, evitando a familiari e amici penosi tragitti.

Allo stesso modo se la morte ci coglie, come sempre più spesso avviene, in ospedale, la struttura del SS.Benvenuto e Rocco, con l’impossibilità pratica di parcheggio, distoglie molti dal partecipare; non cambia molto se l’ultimo respiro ci sorprende sul nostro letto. La casa o l’appartamento dove si è vissuti, a volte piccolo o angusto, non appare il luogo ideale dove accogliere la processione di parenti, amici e conoscenti, sconsigliando di fatto anche questa soluzione.

Da questa moderna esigenza la risposta di Umberto e Giordano Re da oltre 30 anni al servizio della città. Al taglio del nastro, affidato al vice Sindaco Pellegrini, invitati e curiosi hanno potuto constatare l’architettura della struttura e gli arredi interni, funzionali e confortevoli. Sale ardenti indipendenti, aree dedicate al ristoro e al riposo privato, spazi tecnici attrezzati per il trattamento e la sosta della salma in attesa di cremazione.

E’ inoltre possibile allestire nella sala più grande, quella del commiato vero e proprio, la veglia del proprio caro e celebrare il rito religioso scelto.

A disposizione anche altri spazi, denominati Sala della Rinascita, Sala della Speranza e Sala della Serenità tutti caratterizzati da colori e luci tenue e soffuse.

Verrebbe da dire, non fosse per l’argomento trattato, che l’offerta verso l’ultimo viaggio  pone solo l’imbarazzo della scelta. Ecco com’è, negli anni 2.0, morire in pace.

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