IL FUSO ORARIO PASSATEMPESE GIOCA UN ALTRO SCHERZETTO…
QUASI 2 ORE PER GLI STUDENTI, SOLO MEZZ’ORA PER LA PRESIDE

IL FUSO ORARIO PASSATEMPESE GIOCA UN ALTRO SCHERZETTO… QUASI 2 ORE PER GLI STUDENTI, SOLO MEZZ’ORA PER LA PRESIDE

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Il giorno dopo, anzi placarsi, rinfocola la querelle sui disagi per la Media chiusa

Non due ore (decisamente insopportabili), non un’ora (abbastanza lunga ma non gravissima) ma circa mezz’ora… ok spacchiamo il minuto e diciamo 40 minuti di attesa che forse, a causa del riscaldamenti attivati gioco forza in ritardo, avranno fatto sembrare il momento interminabile e soprattutto insopportabile.
Questione di punta di vista, più opinabili che mai. E questione di sensibilità e allenamento alla sopportazione alle critiche. E’ il caso della Preside Rosanna Catozzo, che ricordiamo dolcissima compagna di scuola alle Magistrali, da noi sentita in argomento per ribattere alla versione accusatrice di troppi genitori in “rivolta” per il disguido di ieri mattina.
Giova puntualizzare, verso una minaccia di querela reiterata più volta dalla nostra ex compagna di studi prima di buttar giù la telefonata senza neanche salutare, che ieri pomeriggio avevamo già offerto il doveroso diritto di replica alla responsabile del distretto scolastico, trovandola, ahi noi, impossibilitata a risponderci.
Risentita in serata, con maggior calma rispetto al convulso giro di telefonate intercorse in mattinata, la Preside ha effettivamente ammesso che nelle dieci scuole effettivamente affidate alla guida della Fratelli Trillini (quattro materne, quattro elementari e due medie), tutte hanno iniziato le lezioni puntualmente all’orario stabilito delle ore 8.
Solo a Passatempo, per un concatenarsi di eventi, si è effettivamente registrato un ritardo. Quanto? Secondo la dottoressa Catozzo alle 8.30 le lezioni alla scuola media di via Amendola erano iniziate e tutte le classi, pertanto – studenti e professori – non erano più all’aperto e al freddo ma a studiare.
Quello che era capitato, complice una mattinata di neve a cui la città, non essendo abituata, reagisce nei più disparati modi, era che la bidella (oggi denominata operatrice scolastica) non era riuscita a raggiungere il posto di lavoro, da Staffolo e non da Cingoli, causa neve.

E che nell’allertare telefonicamente la titolare della scuola si era perso del tempo essendo la persona, ieri mattina, regolarmente assente e sostituita da supplente.
Dopo di che occorre considerare che neve e permessi altri disagi erano in corso anche in altre scuole, per cui a Passatempo la risposta – ovvero l’apertura della scuola – è arrivata per ultimo. Ma non 2 ore dopo ma mezz’ora.
“Oltretutto – ha specificato la Catozzo prima di chiudere la telefonata e reiterare la certezza di una querela se non avessimo riportato fedelmente la versione dei fatti – abbiamo fatto in modo, attraverso gli operatori comunque presenti, di ospitare tutti nella vicina scuola elementare”.
Dopo di che molti genitori sono arrivati a scuola per chiedere spiegazioni dal momento che, in effetti, s’erano sparse in giro diverse versioni su quanto successo. A tutti abbiamo ribadito che non sarebbe dovuto accadere ma che la combinazione di più eventi ha portato al ritardo, lamentato ma contenuto entro limiti di “non notizia”.
Fin qui la versione della Preside ed ex compagna degli studi scolastici che furono, versione che riportiamo fedelmente non avendo motivi di dubbio alcuno.
Non essendoci, però, affatto piaciuta la chiusura della telefonata, non tanto per gli auguri di Natale dimenticati, quanto per l’aver buttato giù la comunicazione (le minacce di querela ai giornalisti sono da tempo pane quotidiano) come fossimo appendi abiti, siamo tornati a scuola per chieder conto a quale fuso orario, genitori e studenti, stamani avessero fatto riferimento.
Appurato che siamo tutti sintonizzati sul +1 rispetto a Greenwich, sia i ragazzi che i genitori, cellulari alla mano, hanno ribadito la versione originale riportata correttamente ieri da OSIMO OGGI.
Il disagio all’aperto, a partire dalle 7.40 di chi arriva scaricato dallo scuolabus, si è protratto per quasi 2 ore e non la mezz’ora ridimensionata dalla Catozzo.

“Certo alle 8.30 – ribadiscono le nostre fonti – al massimo la scuola stava per aprirsi e in classe non c’era proprio nessuno; anche sull’invito di essere temporaneamente ospitati nella vicina scuola elementare non sappiamo nulla. Anzi dobbiamo ringraziare alcuni professori che gentilmente si sono offerti di ospitare nelle proprie auto quanti più studenti possibili. Aggiungiamo, visto che dobbiamo essere precisi, che l’ultimo ragazza a lasciare la scuola per fare ritorno a casa lo ha fatto alle 8.45… un quarto d’ora dopo il ritorno alla normalità visto chissà dove dalla Preside. Ad ogni buon conto – terminano i professori – noi manteniamo copia dei messaggi e delle telefonate comprovanti gli orari… augurando non dovessero servire”.
Noi, alla fine, una idea capace di suggerire la soluzione utile a dare ragione a tutti ce la siamo fatta e la proponiamo.
La Preside Catozzo, residente sugli ultimi tornanti osimani verso quel di Filottrano, regola la propria vita con il fuso orario “passatempese”, leggerissimamente diseguale da quello osimano (come i recenti festeggiamenti per i 50 anni farlocchi della Passatempese hanno clamorosamente dimostrato, a settembre, con festeggiamenti pubblici a teatro).
In realtà dunque, circa la durata del disguido post nevicata altrove, potrebbero aver avuto ragione tutti. O nessuno.
Suggeriamo al prossimo Sindaco di affrontare la questione e unificare, come una volta, i due orari riportando Passatempo nel Comune di Osimo.

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