IL CORRIDONI E IL DIALOGO ISTITUZIONALE COL SOLO PD
LATINI: “DALLA PROVINCIA SOLO CANNONATE SU OSIMO”

IL CORRIDONI E IL DIALOGO ISTITUZIONALE COL SOLO PD LATINI: “DALLA PROVINCIA SOLO CANNONATE SU OSIMO”

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Interessante scambio Facebook tra il candidato a Sindaco e l’ex Assessore Roberto Pesaresi


“L’ex istituto tecnico commerciale e per geometri “Corridoni” di via Pompeiana è in malora per la politica del Partito Democratico e del suo intento di far male a Osimo, pur di colpire le passate Amministrazioni delle Liste civiche.
Dal 2001 al 2008 il Corridoni è stato sede sia dell’Università di Macerata, facoltà dei Mestieri della musica e dello spettacolo (120 studenti iscritti); sia dell’Archivio storico comunale; sia della Fondazione Osimo che si occupava di ricerca culturale scientifica.
Il Comune si occupava delle spese di gestione e di manutenzione e aveva offerto 300.000 euro alla Provincia per l’acquisto dell’immobile, per il quale aveva pure individuato un fondo europeo dal valore dieci volte tanto, cioè 3 milioni di euro, per il suo restauro conservativo. Destinazione del fondo? Culturale e per biblioteca multimediale.



Allora la Provincia pretendeva il doppio di quanto offerto, 600.000 euro, per venderci il bene; prezzo giudicato da tutti i periti fuori misura.
Ma la Provincia di Ancona, dal 2008 in avanti, non volle sentire ragione e arrivò alla decisione di portare il Comune di Osimo in Tribunale pur di sfrattarlo, insieme alle iniziative ospitate.
Risultato? Il palazzo venne di nuovo chiuso, le iniziative dismesse, l’Archivio trasferito.
Ora il Corridoni è in malora. Anzi da oltre 10 anni la struttura perde colpi (la caduta di parte del tetto è di qualche mese fa, NdR.) rischia persino di diventare pericolosa per il centro storico della città.
Le promesse del famoso dialogo istituzionale (dal Pd osimano interamente ristretto alla casa madre PD, come se i democratici fossero il centro del mondo e gli unici referenti politico) si sono ormai rivelate bufale istituzionali pure gli stessi Dem!
Sono incapaci pure di accordarsi fra loro per ottenere un prezzo minimo di cessione. E quanto alla futura destinazione del bene? Di là da venire!
Cosa sarebbe costato alla Provincia di Ancona targata da sempre Pd lasciare l’immobile, già all’epoca, in gestione al Comune che, a sua volta, avrebbe potuto garantire una manutenzione ordinaria e straordinaria adeguata all’utilizzazione del bene?
Nulla, se non dover rinunciare, secondo il nostro avviso, al cieco odio politico di colpire l’avversario trasversalmente… anche se a pagarne le spese e a contare i danni è stata e continuerà ad essere la città di Osimo!
Le parole al vento ora lanciate da chi aveva promesso che nello spazio di un mattino avrebbe risolto la questione con la Provincia (e invece in cinque anni ha solo ciarlato), sono segno di una corresponsabilità che non toglie il danno volutamente inflitto alla comunità”.

Roberto Pesaresi: “Caro ex Sindaco, nel periodo 1998 -2002 forse qualche volta con la Provincia di Ancona abbiamo litigato (progetti europei ad esempio…) ma abbiamo collaborato in modo efficiente… e forse all’epoca avremmo potuto chiudere anche questa di vicenda.
In sostanza non so se oggi la Provincia chieda troppo o troppo poco ma all’epoca Osimo non voleva pagare nulla… e iniziò ad utilizzare l’immobile senza titolo. Forse anche allora si pensò che con la politica si sarebbe risolto tutto.
Non era e non è così. La politica sceglie ma l’analisi è tecnico-amministrativa. E il Comune di Osimo non poteva pretendere di non pagare nulla…”.

Dino Latini: “Nel 2001 le spese di risistemazione dell’immobile, quelle di manutenzione ordinaria sostenute per 8 anni, quelle straordinarie per la salvaguardia esterna e quelle per l’apertura e mantenimento dell’Università e dell’Archivio, dimostrano che la nostra Amministrazione, a differenza delle precedenti e successive, hanno creduto nella valorizzazione del Corridoni.
Non è stata la sola differenza economica del prezzo (300.000 euro proposti per l’acquisto contro i 600.000 richiesti) a far saltare la questione. Cioè la diversa valutazione, pur nella diversità delle prospettive degli Enti, non avrebbe dovuto costituire motivo di decisione, per l’allora Provincia retta dalla Casagrande, per andare fino in fondo e cessare tutte le iniziative in corso.
E allora perché la Provincia non perdeva occasione per sottolineare di avere estrema urgenza di riavere indietro un immobile… che non aveva mai utilizzato? Sul quale non c’erano progetti e che, una volta riottenuto indietro, è stato condannato all’abbandono!
Il solo gusto dell’amministrazione Casagrande, per anni, è stato quello di colpire l’Amministrazione delle Liste civiche anche se questo le avesse costato sparare cannonate sulla città di Osimo.
Come puntualmente avvenuto con la chiusura di ogni utilizzo del Corridoni (e con il ricorso del tutto inutile al Piano regolatore generale). Tale Amministrazione Casagrande rispondeva alla logica politica locale del Partito Democratico tutta tesa a creare le maggiori difficoltà possibili al Comune di Osimo. Un bel risultato! Accoppiato a quello che stiamo ora vivendo”.

Roberto Pesaresi: “Ma io sono stato Assessore provinciale fino al 2002”.

Dino Latini: “Quanto invece alla questione politica in essere sul Corridoni, il Comune di Osimo ha sempre rivendicato alla Provincia di Ancona la possibilità di tornare a essere proprietario di un “suo” bene che aveva donato alla Provincia di Ancona nel 1975 in cambio dell’indirizzo per Geometri. Un dibattito di cui si doveva e si dovrà tenere conto nella futura soluzione del Corridoni.
Per quanto ci riguarda il costo per il riacquisto del Corridoni (300.000 euro) è giusto e la nostra (futura) Amministrazione provvederà a comprarlo, per di mantenere fede all’impegno sottoscritto. L’immobile verrà destinato a fini di istruzione pubblica, per risolvere il problema delle sedi scolastiche in centro storico, nonchè in parte alla biblioteca multimediale”.


 

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