DOPO LE MATTONATE ALLA SEDE
IL GUS PASSA AL CONTRATTACCO:
“DENUNCEREMO CHI HA ALIMENTATO
QUESTA CAMPAGNA DI ODIO”

DOPO LE MATTONATE ALLA SEDE IL GUS PASSA AL CONTRATTACCO: “DENUNCEREMO CHI HA ALIMENTATO QUESTA CAMPAGNA DI ODIO”

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Bernabucci: “Reagiremo alla politica di personaggi portatori scientifici di intolleranza”

Paolo Bernabucci, presidente del gruppo “Umana Solidarietà” di Macerata

“Siamo costretti a rimanere su un clima di grande preoccupazione. Intorno alle nostre attività tira una brutta aria, un’aria di grande violenza verbale e – come accaduto l’altro ieri – anche fisica.”

Così Paolo Bernabucci, presidente del gruppo “Umana Solidarietà” di Macerata, è intervenuto ieri a “Effetto Giorno”, su Radio 24, per commentare l’inqualificabile episodio di intimidazione di cui l’associazione è rimasta vittima.

“Noi non abbiamo armi – ha sottolineato il Presidente dell’associazione finita sotto inchiesta delle Fiamme Gialle – se non quella di cercare di continuare a fare il nostro lavoro. Io sono personalmente molto preoccupato perché se, altre volte in passato per la mia attività, mi è capitato di affrontare anche situazioni di pericolo personale, ho fatto fronte a questi rischi sapendo di mettere a repentaglio, al massimo, la mia incolumità fisica; ora invece sono ben più preoccupato. Osservo che sia i ragazzi che ci sono stati affidati che le persone che lavorano nella nostra organizzazione, vivono e lavorano sotto minaccia.

Mi auguro che il clima forte di isteria che si è creato nelle ultime settimane, in particolare dall’omicidio di Pamela in poi, con il passare del 4 marzo possa scemare un pochettino e si possa tornare a ragionare.

In questo momento farlo in maniera lucida è francamente difficile; noi cerchiamo di fare la nostra parte tenendo bassi i toni.

Anche per il grave episodio di lunedì – prosegue Bernabucci – non abbiamo usato parole grosse come “fascismi” o “razzismi”; abbiamo solo parlato di una vicenda di intimidazione. Ci siamo limitati a questo proprio nella volontà di fare la nostra parte, nel tentativo di tenere bassa la tensione.

Passate le elezioni si stempererà questo clima e partiranno le denunce per chi ha alimentato questa campagna di odio; proveremo a ricondurre tutto ad una dialettica. Ragioniamo su quale tipo di società vogliamo, su quali sono i modelli o gli errori che possono essere stati fatti.”

E sottolinea: “Passato il voto denunceremo chi in materia scientifica ha alimentato questa campagna d’odio; le persone e le forze politiche che, sia a livello locale che nazionale, hanno alimentato in queste settimane questo clima.”

 

SI TORNI ALLA SOLIDARIETÀ A COSTO ZERO

Concordiamo al 99% con le parole di condanna del clima attorno al Gus espresse dal Presidente Bernabucci. L’1% che ci differenzia riguarda il perchè e quindi le possibili motivazioni che hanno fatto si che questa presunta campagna propagandistica di mancata tolleranza, dopo decenni di convivenza, più o meno civile, abbia avuto facile accesso presso l’opinione pubblica.

Bernabucci ritiene se stesso e l’associazione vittime premeditate di odio sociale, sparso a piene mani in ragione della solidarietà offerta tutti i giorni dal Gus ai richiedenti asilo, omettendo di ricordare che tutti i giorni il Gus, in cambio di tanta vicinanza, incassa dallo Stato 38 euro a persona! Week-end e festivi compresi. A prescindere dal fatto poi, a verifiche esaurite, che la stragrande maggioranza degli assistiti non otterrà mai lo status di rifugiato per essere qualificato per quel che veramente rappresenta per lo Stato italiano: un clandestino.

Tutti motivi, per gli italiani, di mancata soddisfazione che tutti i giorni angustiano disoccupati, invalidi,pensionati al minimo e milioni di nuovi poveri, ovvero quanti soffrono la quotidianità.

Come rimettere le cose al loro giusto posto e tornare anche a Macerata ad una convivenza pacifica ed operosa? La soluzione è nelle mani dei cittadini e del loro voto di domenica prossima. Il Gus, da parte sua, al pari delle altre associazioni sparse in Italia, magari potrebbe dare il buon esempio annunciando, oltre di voler continuare a fare la propria parte, di volerlo fare a costo zero per le tasche degli italiani.

Il gesto sarebbe apprezzato e soprattutto riconciliatore.

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