DA PALO A TOM TOM… GRAZIE ALL’ASTUZIA DEI CARABINIERI
GPS IN AUTO E L’AUTISTA GUIDA ALLA CATTURA DEI COMPLICI

DA PALO A TOM TOM… GRAZIE ALL’ASTUZIA DEI CARABINIERI GPS IN AUTO E L’AUTISTA GUIDA ALLA CATTURA DEI COMPLICI

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DA PALO A TOM TOM… GRAZIE ALL’ASTUZIA DEI CARABINIERI
GPS IN AUTO E L’AUTISTA GUIDA ALLA CATTURA DEI COMPLICI

Con una semplice mossa, frutto di abilità e esperienza, decapitata un’intera banda rumena


Il capo della banda, CRETU Marian Doru

Quasi un intero plotone di Carabinieri per arrestare sei componenti su otto della banda rom autrice dello scasso all’oreficeria Blue Spirit, presso il centro commerciale “Le Grotte” di Camerano.

Insomma troppo numerosi (circa 40 uomini) e soprattutto troppo bravi per consentire ai poveri rumeni, sospettati anche del recente colpo a vuoto a Castelfidardo, di sperare di farla franca.

Anche perchè stavolta proprio la presenza in forze dei malviventi, otto persone compreso il palo con funzioni di autista, non ha permesso all’addetto alla fuga, di recuperare interamente e tutta insieme l’intera combriccola!

Anzi proprio l’autista, utilizzato dai Carabinieri, con una mossa di classe, come una copia umana di “Tom tom”, ha consentito agli uomini, per l’ultima volta del Maggiore Conforti, di chiudere il cerchio con estrema facilità, nel breve volgere di qualche ora dall’assalto.

CASIAN Marius Constantin

Era accaduto che dopo essere riusciti a penetrare nella gioielleria e arraffare a più non posso orologi, anelli, bracciali d’oro e oggetti di valore per circa 20.000 euro di bottino, oltre a procurare danni materiali alle teche di cristallo che contenevano gli oggetti presi di mira, l’intera banda sia stata colta all’uscita dalla porta appena forzata!

DASCALU Bodgan Stefan

Nel breve volgere di cinque minuti (il tempo di fare la strada) ed ecco materializzarsi, nella notte, una sfilza di militari ansiosi di nuovi scalpi… da aggiungere alla ricca collezione di 1.361 accumulati  nel corso del mandato.

Rientro repentino nel negozio dei banditi e fuga al buio, nel centro commerciale, fino a quando il più fortunato dei bandati già allo sbando per la mala parata, trovatosi una porta antipanico a sbarrargli la fuga, ha appena spinto la manigliera per ritrovarsi proiettato all’aperto.
Il tutto mentre all’interno del centro commerciale, illuminato dalle sole torce dei Carabinieri, si dipanava la caccia all’uomo con scene da film, tipo il blocco rugbistico momentaneo di un malvivente da parte di un militare della Stazione di Castelfidardo, costato la frattura di radio e ulna al valoroso Carabiniere.

Guadagnato l’esterno e abbandonato il bottino quasi interamente (circa 20.000 euro di merce prontamente riconsegnata alla proprietaria falconarese), i Carabinieri hanno compreso immediatamente che stavolta, rispetto a Castelfidardo, sia per la mancanza dell’effetto sorpresa, sia per il gran numero di uomini spiegati, la banda avrebbe avuto serie difficoltà ad abbandonare la zona.

DANILA Claudiu Ionut

E’ così iniziato un lungo “assedio”, una vera manovra a tenaglia, tipo la “sciabiga” in mare, con lo spazio a disposizione dei pesci rumeni sempre più stretto e questi costretti a muoversi tra la vegetazione finendo immancabilmente per essere, oltre che visti, anche riconoscibili in volto essendosi liberati anche delle calzemaglie a protezione dell’identità

Un assedio interrotto solo da un episodio isolato, quando una Fiat Croma, fermatasi in attesa sulla corsia di emergenza dell’autostrada, direzione Sud, è riuscita a caricare due dei sette banditi allo sbando.

La macchina, a grande velocità, ha subito ripreso la corsa, come vedremo, verso il casello di Alba Adriatica… giungendovi in salvo non prima di aver fatto scendere, dilenguandosi a piedi, i due ospiti recuperati a Camerano.

I due rumeni, allo stato, sono gli unici ancora a piede libero della originaria banda di otto ed hanno, come si dice, il fiato sul collo degli investigatori osimani essendo i Carabinieri a conoscenza di ogni dato utile.

E l’autista e soprattutto i cinque ancora nascosti tra il fogliame e soprattutto ancora braccati – si era ormai fatto mezzogiorno – dagli uomini di Conforti?
Decisiva si è rivelata una mossa a sorpresa, frutto dell’esperienza. I Carabinieri di Alba Adriatica nell’intercettare la Croma con a bordo il solo autista sono stati bravi a farsi seguire in caserma dal rumeno – “per accertamenti” – ma senza allarmare il palo.

DASCALU Bodgan Stefan

Questione di pochi minuti, giusto il tempo di acquisire i dati dell’uomo e nascondere nell’auto una cimice Gps e l’uomo è stato rilasciato, con tante scuse, in attesa di condurre inconsapevolmente i Carabinieri sul luogo preciso occupato dai cinque.

E’ bastato attendere poco, giusto il tempo di fare il percorso inverso, che attorno alle 14 il Gps ha guidato tutti i Carabinieri possibili, circa 40, sul luogo esatto dell’appuntamento, a bordo autostrada.

FANDARAC Costel Albert

Due soggetti sono così saliti in auto, probabilmente il capo e un altro, diretti a Lecco, zona di dimora abituale, mentre ai tre rimasti, ricevuti dei soldi, non è rimasto altro da fare che incamminarsi a piedi verso Osimo Stazione nel tentativo di prendere un treno per Giulianova.
Usciti finalmente allo scoperto, in pieno giorno, per gli uomini diretti fin li, passo passo, dal Luogotenente Almiento, comandante del Norm, è stato un gioco da ragazzi recuperare, in sicurezza dei passanti e del traffico, tutti i sei protagonisti.

Gli occupanti della Croma sono così stati raggiunti e bloccati nei pressi del casello di Marina di Montemarciano mentre i tre appiedati hanno visto pronunciata la parola fine direttamente in Stazione con il primo treno per Pescara appena partito…
In tasca al capobanda, dimenticati o forse per ricordo di una impresa senza fortuna, qualche anello in oro bianco, pure questi recuperati alla gioielleria.
Quanto ai sei proprio in queste ore stanno per essere sentiti dal sostituto Procuratore Andrea Laurino per la convalida degli arresti con l’avvocato Gabriele Galeazzi di Ancona nominato d’ufficio per l’intera associazione.

Quanto agli ultimi due rumeni ancora mancanti all’appello non è detto che, se il dottor Laurino dovesse tardare qualche istante l’udienza, non possa esserne celebrata una sola… essendo la cattura ipotizzata giudicata per imminente.


 

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