MANCATA AERAZIONE AL CANTINONE
LA CONDENSA AGGREDISCE LE GROTTE!

MANCATA AERAZIONE AL CANTINONE LA CONDENSA AGGREDISCE LE GROTTE!

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MANCATA AERAZIONE AL CANTINONE
LA CONDENSA AGGREDISCE LE GROTTE!

Guide turistiche costrette desolatamente ad allargare le braccia…

All’asciutto per migliaia di anni, la “maledizione” di Pugnaloni sembra aver colpito anche le grotte, in particolare quelle sottostanti il cosiddetto Cantinone, in via Fonte Magna.

Sempre più di frequente le guide turistiche che scortano i turisti nei meandri dell’ipogeo scoperto per primo, una trentina di anni fa, dal ricercatore osimano Roberto Mosca, scomparso di recente, sono costretti ad inventare scuse per respingere i turisti che hanno prenotato la visita.

In effetti nel sito dedicato alle grotte di Osimo i più attenti, a fatica, possono leggere l’avvertenza che le grotte del Cantinone, al momento, non sono visitabili per lavori di manutenzione, senza indicare una data di riapertura.

L’avviso, davvero nascosto nel sito insieme a centinaia di altre avvertenze, fa si che i turisti giungano comunque ad Osimo col desiderio della visita, senza immaginare di dovervi rinunciare all’ultimo minuto.

A causare il fuori programma, sempre meno eccezionale come cadenza, una sorta di “pioggia” o meglio di gocciolamenti che filtrano dalle pareti fino a rendere sconsigliabile la visita ad un pubblico pagante.

Poco male perchè le altre tre grotte aperte al pubblico, quelle di piazza Dante (ingresso Palazzo ex Antenna) e le Simonetti e Riccioni possono, all’occorrenza essere utilizzate, su prenotazione, per sopperire la mancata agibilità del Cantinone.

Resta il fatto che questa Amministrazione non si sta mostrando fortunata neanche sotto questo aspetto e – soprattutto – piuttosto che agire per risolvere il problema, la si noti impegnata, più che altro, a fare in modo che la notizia resti riservata, senza travalicare l’argine degli addetti ai lavori.

Restando in tema-grotte e al richiamo, su scala nazionale che questi spazi dimenticati stanno fortunatamente trovando a livello nazionale, come sottacere le più belle, quelle di pertinenza a Palazzo Campana, di fatto chiuse al grande pubblico per l’impossibilità di coniugare l’accesso dei visitatori con la salvaguardia dei numerosi bassorilievi, alcuni risalenti anche al V secolo dopo Cristo, che ne impreziosiscono il percorso?

Grotte di serie A, in grado di fare invidia o impallidire le ben più reclamizzate Camerano e Spoleto, condannate di fatto ad attendere che qualcuno – come successo sotto l’Amministrazione Latini 20 anni fa – se ne occupi con amore e conoscenza del da farsi.

Al Cantinone, ad esempio, dove la condensa rischia di arrecare gli stessi disagi di una pioggia, la soluzione suggerita potrebbe essere quella di favorire un maggior ricambio di aria in modo di mantenere il micro clima come il mondo sotterraneo esige da sempre.

Infine una proposta fin’ora sfuggita alla prossima presidenza del Campana Manuela Panini, destinata ad essere realizzata, quale eredità, dalla prossima Amministrazione.

Già oggi, collegando le grotte di Piazza Dante con quelle del Campana sarebbe possibile, attraverso il passaggio di un terzo tratto già acquisito al patrimomio comunale dal Sindaco Latini, compiere un intero percorso che porterebbe il visitatore a ingrottarsi all’altezza del curvone di Fonte Magna e da qui, attraverso un percorso di cunicoli, bassorilevi e improvvisi spiazzi ritrovarsi in super centro, ovvero in piazza Dante!

Un autentico tesoro che, da solo, ben gestito e pubblicizzato come la Panini, già responsabile regionale del FAI avrebbe potuto, appare in grado di garantire turismo e nuove entrate alla città.

Ma per il momento al Cantinone “piove”…

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